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  • Cesenamania:| A Bologna con... torpore

    Cesenamania:| A Bologna con... torpore

    Domenica alle 12:30 il Cesena scenderà sul prato del 'Dall'Ara' per quella che, nei fatti, è la partita che vale una stagione; tanti, tantissimi, infatti, i motivi per cercare risultato pieno a Bologna: è un derby, una sfida tra due 'regioni' che non si stanno cordialmente simpatiche, tra due modi di pensare e di fare calcio, tra la sorella dal passato glorioso e quella che sognava un futuro brillante.

    A 72 ore da quella che doveva essere 'La partita', invece, l'aria disillusa e poco fiduciosa in riva al Savio, propone un pre-derby che più in sordina non si può. Ci ha provato più volte Arrigoni con interviste e conferenze stampa ad alzare il livello della tensione nella speranza di tramutarlo in entusiasmo, ma pare davvero che chi il Cesena lo vive dagli spalti, non sia propriamente in fibrillazione per un match vissuto quasi come l'ennesima sconfitta annunciata; e non è difficile comprendere la sfiducia di chi sente parlare di 'rilancio' da settimane.

    Si diceva di un Arrigoni battagliero, calato pienamente nella mentalità derby e il pensiero dunque non può che andare all' Aprile scorso, quando i bianconeri violarono il campo rossoblu con le reti di Giaccherini e Malonga; ma dietro quella vittoria, dietro quel Cesena, dietro il piccolo esodo dei romagnoli al seguito c'erano presupposti totalmente differenti: c'era un cavalluccio in rilancio, un gruppo che in campo aggrediva ogni pallone, una voglia di seguire la squadra che aveva portato lo stesso presidente Campedelli ad assumersi ogni responsabilità civile pur di permettere ai tifosi senza tessera di entrare al 'Dall'Ara'.

    C'era, insomma, la voglia di vivere il derby e la consapevolezza che una vittoria in Emilia avrebbe in ogni caso segnato in positivo la stagione. Quella voglia, e quella consapevolezza dovranno essere attuali anche oggi, perchè lì, a Bologna, Cesena e cesenati sono attesi per quella che con ogni probabilità sarà l'ultima chiamata... e se bisogna provarci, tanto vale provarci davvero, con entusiasmo, rabbia e voglia di vincere. Vincere, appunto, una parola per cui i bianconeri in campo devono essere pronti a dare tutto.

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