E adesso tanti auguri a Mario Beretta. Il tecnico di due brillanti salvezze a Siena torna in pista con l'obiettivo di salvare un Cesena che la classifica dipinge quasi del tutto spacciato. Beretta prende il posto di un Arrigoni che nell'ultima parentesi 2011, con le vittorie a Bologna, Palermo e in casa sul Genoa, pareva poter riuscire davvero nel miracolo. Così non è stato, e al tecnico uscente va riconosciuto il merito di essersene andato da uomo e da tifoso vero, senza battere cassa ma rescindendo consensualmente il proprio contratto. Fuori Arrigoni, dunque, e dentro Beretta, con un altro modo di lavorare, un'altra personalità e un altro credo tattico, quel 4-3-1-2 con Santana trequartista a cui i più esteti del pallone avevano già fatto qualche pensiero.

Ancora una volta, però, non si tratterà soltanto di tattica e allenamento: prima di ogni altra cosa si dovrà lavorare sulla testa di un gruppo che in alcuni suoi importanti elementi pare vivere in un mondo a sé. Un mondo in cui il cavalluccio non si trova in una situazione drammatica di classifica, in cui una retrocessione non avrebbe conseguenze pesantissime dal punto di vista tecnico ed economico, e in cui la partita della domenica è soltanto una fastidiosa formalità. La prima speranza, ora, è che il cambio di guida tecnica riesca a smuovere qualcosa nel gruppo, alla luce di un calendario che dopo il trittico Napoli-Lazio-Milan ora prevede diversi impegni non proibitivi.

Il resto lo faranno i risultati, il morale, e la volontà di mettere il Cesena, Cesena e i suoi tifosi al primo posto delle priorità dei singoli. 'Possiamo anche retrocedere, ma non così, non senza lottare' ha dichiarato il presidente Campedelli durante la presentazione del nuovo allenatore: un segnale piuttosto chiaro verso lo spogliatoio, primo indiziato di una stagione fin qui imbarazzante. Campedelli, da tifoso, non si riconosce in questa squadra. Arrigoni, da tifoso, ha preferito farsi da parte e rinunciare al proprio stipendio pur di non dare altri alibi a questa squadra. I tifosi, che ora sono tornati a colorare la Curva Mare, sono sfiancati da questa squadra. Dunque ora, per questa squadra, è davvero l'ultima occasione per dedicarsi un po' al bene del Cesena.