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  • Cesenamania:| Quando finiscono le 'favole'
Cesenamania:| Quando finiscono le 'favole'

Cesenamania:| Quando finiscono le 'favole'

  • Mattia Guidi

Dopo la pesante batosta casalinga contro il Napoli, si raccolgono i cocci in casa bianconera, nel tentativo di affrontare nel migliore dei modi la delicatissima trasferta di Udine. La 'favola' di quella che da tutti era considerata in partenza la Cenerentola della serie A si è interrotta bruscamente dopo tre turni che avevano sbalordito anche i più diffidenti: dapprima la sconfitta di Catania, che poteva essere considerata una giornata storta, poi ci hanno pensato Cavani e compagni a far scendere il grigio sulla romagna calcistica. La verità, con aristotelica licenza, sta probabilmente nel mezzo: il Cesena non era una squadra da Champions prima, e non è una scontata retrocessa oggi.

Semplicemente, i ragazzi di Ficcadenti, sono partiti più forte degli altri, con voglia di fare e con una straripante forma fisica, che hanno assecondato una perfetta strategia tattica nelle ripartenze contro avversari tecnicamente superiori. Eliminando ogni termine tecnico, ed estrapolando la quint'essenza del concetto: il Cesena dovrà sudare, e pure tanto, per salvarsi. Perché? Per tanti motivi: perché è una neopromossa, perché ha cambiato tanto, perché non ha grandi alternative all'undici titolare, e perché non ha un tasso tecnico superiore alle altre concorrenti. Ma il limite forse più pericoloso per la stagione bianconera è rappresentato proprio da quello che è stato inizialmente il maggior punto di forza: gli esterni. Schelotto e Giaccherini, infatti, sanno essere micidiali nel contropiede, ma proprio la loro grande efficacia ha lasciato Ficcadenti senza alternative tattiche; e quando il Cesena è bloccato dagli avversari e chiamato a fare gioco sono dolori.

La partita di oggi ad Udine dirà qualcosa di nuovo proprio sulla gestione di mister Ficcadenti, orientato a cambiare qualcosa nell'undici iniziale. A pagare per i macroscopici errori difensivi di tutta la squadra nel ko dell'ultima giornata pare sarà Pellegrino, che pur non avendo colpe particolari lascerà il posto al francese Benaluane, all'esordio con la maglia del cavalluccio. Solo panchina per Schelotto, alle prese con problemi fisici e sostituito in attacco da Ighalo, arrivato in estate proprio dall'Udinese. Parola d'ordine: ritrovare serenità e solidità difensiva. E contro i friulani, ultimi senza vittorie e vogliosi di riscatto, non sarà semplice.

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