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  • Milan, slitta ancora la cessione: non ci sono soldi, sarà un mercato low cost

    Milan, slitta ancora la cessione: non ci sono soldi, sarà un mercato low cost

    • Federico Albrizio
    Un altro rinvio, una trattativa che non si chiude mai gettando nello sconforto i tifosi del Milan: la firma dell'accordo preliminare tra Fininvest e la cordata cinese rappresentata da Sal Galatioto, prevista per questa settimana, slitta ancora una volta e si andrà ad agosto. Questioni burocratiche, nessun intoppo nella trattativa assicurano da Fininvest e cordata cinese, ma il mondo rossonero è sempre più irrequieto: chi teme un passo indietro di Berlusconi, chi dei cinesi, il malcontento è palpabile sul web. La certezza è che a pagarne le conseguenze sono soprattutto la squadra e Galliani, perché gli effetti di questi continui slittamenti si riflettono pesantemente sul mercato.

    IMMOBILISMO - Tutto in stallo, tutto bloccato: il Milan in questo momento non può concludere le operazioni avviate per mancanza di fondi. Musacchio e Zielinski (già chiusi, ma solo virtualmente), ma anche il parametro zero Arbeloa: manca l'ok degli investitori cinesi, ma soprattutto manca l'anticipo sui 100 milioni promessi al closing (che dovrebbe avvenire comunque solo dopo settembre). 15 milioni di euro, una cifra che comunque non consentirebbe grandi manovre ma per lo meno permetterebbe di perfezionare l'arrivo di almeno un rinforzo in difesa o a centrocampo, i due reparti che maggiormente necessitano di ritocchi. Il Milan resta immobile, il tempo scorre e si riducono di giorno in giorno le possibilità di fare mercato: il rischio è che sia troppo tardi, che anche con un budget in mano Galliani si ritrovi senza giocatori da acquistare, tutti già accasati o con pretese molto elevate. Nonostante le promesse di Berlusconi dunque ("Ho preteso 400 milioni di investimenti in due anni") i fatti dicono che la tanto agognata rivoluzione con ogni probabilità non arriverà quest'estate ma solo dopo il closing: ora mancano tempo e budget, il mercato non sarà all'altezza delle aspettative nate nei tifosi dopo le parole del presidente rossonero, Galliani sarà costretto a lavorare su occasioni a zero (svincolati e prestiti con obbligo di riscatto), sempre previo il consenso anche della cordata cinese.

    SALVAGENTE BACCA - Le ultime speranze di riuscire almeno a chiudere quei colpi utili a colmare le lacune nella rosa rimangono aggrappate alla cessione di Carlos Bacca: il Milan sta forzando la mano per trovare una soluzione con il colombiano che potrebbe portare nelle casse rossonere 30 milioni di euro da reinvestire su un centrocampista (Zielinski) e un difensore (Musacchio). Non è semplice, l'attaccante rifiuta il West Ham e l'ultima pretendente, il Barcellona, non ha ancora presentato alcuna offerta ufficiale in attesa di definire la situazione di Vietto. Tutto dipende da Bacca, ma anche con la sua cessione, i 15 milioni dei cinesi e il milione circa incassato dalla partenza di Verdi il budget sarebbe di soli 46 milioni, troppo pochi per far sognare i tifosi: budget esiguo e tempo zero, Galliani al lavoro ma si prospetta un'altra estate complicata per il Milan.

    Twitter: @Albri_Fede90

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