Calciomercato.com

  • Cessione Sampdoria, Ferrero medita le via legali con Vialli: ecco perchè

    Cessione Sampdoria, Ferrero medita le via legali con Vialli: ecco perchè

    Nuovo capitolo nella complessa e ingarbugliata storia della cessione della Sampdoria, arrivata ieri probabilmente ad un epilogo. A sancire la chiusura della trattativa è stato il comunicato diramato da CalcioInvest, in cui si annunciava l'interruzione delle negoziazioni. Potrebbero però esserci possibili strascichi legali tra Ferrero e la cosiddetta 'cordata Vialli', per la violazione del principio del 'rispetto della buona fede'.

    A fotografare la situazione è Il Secolo XIX. Secondo il quotidiano, le due parti hanno firmato consensualmente una lettera d'intenti pre-contrattuale il 22 agosto, con scadenza il 30 settembre. Nella lettera sarebbero stati indicati anche i lineamenti dell'offerta, in attesa dell'integrazione della due diligence e di un ulteriore controllo. Sarebbe stato anche determinato un range di questa offerta, da un minimo di 75 milioni ad un massimo di 82, oltre ai famosi debiti. Ciò significherebbe che, a scanso di sorprese nella due diligence, CalcioInvest avrebbe formulato un'offerta entro quei parametri e Ferrero avrebbe ceduto la Sampdoria.

    La frase con cui CalcioInvest si è chiamata fuori, giudicando 'eccessiva' la richiesta economica dell'attuale proprietà, è stata interpretata da Ferrero come un ritiro 'senza giusta causa'. "Non mi sono mai tirato indietro sulla cessione e non ho mai cambiato le cifre della richiesta" ha commentato il Viperetta con il quotidiano. Dal punto di vista del presidente, la posizione di classifica transitoria della Sampdoria non potrebbe modificarne il valore. 

    L'invito rivolto dalla Samp a CalcioInvest non è quello di mostrare le carte - sarebbe una violazione della clausola di riservatezza - ma ad offrire quanto previsto dal pre-contratto per chiudere la trattativa. La posizione della cordata invece è molto diversa: Dinan e Knaster hanno ritenuto che la squadra avrebbe avuto bisogno di investimenti molto diversi da quelli previsti dal Business Plan, e avrebbero voluto togliere quei soldi (una decina di milioni) dalla parte per Ferrero, che si è sentito preso in giro e medita quindi le vie legali.

    Altre Notizie