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  • Cessione Toro:| Cordata in pressing su Cairo

    Cessione Toro:| Cordata in pressing su Cairo

    "Non c'è dialogo", però dietro le quinte si tratta.
    Toro: la cordata molla la presa, ma non il pressing su Cairo.
    Condizioni climatiche difficili e la cordata rinuncia all' ascesa. I sei imprenditori italiani che la scorsa settimana, con l'intermediazione della finanziaria svizzera Alessandro Proto Consulting, avevano pubblicamente manifestato l'intenzione di formulare un'offerta ufficiale per l'acquisto del Torino, per il momento ripongono nell'armadio le piccozze. La decisione è giunta al termine di una riunione tenutasi ieri mattina in uno studio di Milano, alla fine della quale i sei personaggi in cerca di squadra (la loro identità rimane segreta) hanno pubblicamente dichiarato di non voler proseguire oltre nelle trattative. «Avendo provato più volte nei giorni scorsi a contattare la proprietà del Torino Fc spa - si legge nel comunicato stampa emesso ieri da Alessandro Proto per conto dei propri investitori - e avendo ricevuto in risposta solo porte sbarrate e situazioni spiacevoli, (la Alessandro Proto Consulting) prende atto che non c'è assolutamente nessunmargine di dialogo. Si ritiene pertanto chiusa qualsiasi trattativa al riguardo, vagliando altre possibilità più trasparenti nelmondo del calcio». Con tanti saluti al Toro e ai suoi tifosi ai quali viene rivolto l'augurio «di tornare ai fasti e alla gloria che gli competono».

    Un comunicato diramato con il chiaro intento di calmare le acque, soprattutto in seguito alla risposta negativa del presidenteUrbano Cairo, che oltre a ribadire di non voler cedere il club, aveva bollato l'iniziativa come «una balla spaziale », scatenando sulla cordata fulmini e avvocati. Una reazione, questa, non preventivata dal gruppo di imprenditori, che di certo non si aspettava toni così duri dalla stessa persona che non più di 10mesi fa aveva detto di voler vendere il Toro. D'altra parte risulta difficile credere a un semplice tentativo di farsi pubblicità o di destabilizzare l'ambiente: a riprova della serietà delle intenzioni, c'è la scelta, da parte dei sei imprenditori, di uscire allo scoperto il 29 dicembre durante la pausa del campionato e prima dell'apertura del calciomercato, proprio per non generare tensioni inutili attorno alla squadra. L'impressione è che la cordata non abbia mollato la presa, ma che ora preferisca proseguire il discorso sotto traccia, magari continuando a cercare un contatto privato con Cairo o con il suo entourage. Il tutto per non disperdere un lavoro che va avanti damesi.


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