'Stupidate': così il presidente Preziosi ha classificato le voci su una possibile cessione del Genoa ad un gruppo georgiano che farebbe riferimento al capo del governo Ivanishvili. Notizia di oggi che segue a ruota il sorriso di smentita con cui ieri il presidente ha risposto a chi gli chiedeva sulla possibilità di una cessione del Grifone. E allora, che fine farà il Genoa? Dopo i fatti di Genoa-Siena, all'inizio dell'estate il numero uno rossoblù aveva dichiarato di voler vendere la società. Oggi quell'idea sembra essere meno netta, ma comunque presente nella testa di Preziosi. Tutto questo avviene a pochi giorni dal terremoto che ha prodotto l'arrivo di Rino Foschi e il conseguente allontanamento di Capozucca.

Ma il progetto dov'è? Questo è ciò che si chiedono i tifosi del Genoa. Oggi in tanti saliranno a Pegli per manifestare il proprio dissenso alle ultime operazioni di Preziosi. Il tifo è spaccato tra chi sostiene il presidente e chi, buona parte della Gradinata Nord, non ne può più delle continue rivoluzioni. Il progetto se c'è non si vede, la contestazione parte da qui. Perché oltre al terremoto societario il Genoa ha già cambiato un allenatore e sembra ovvia anche l'ennesima rivoluzione della rosa a gennaio. Il caos regna sovrano e in tutto questo la squadra è stata inghiottita nelle zone basse della classifica, proprio come l'anno scorso.  Presidente, direttori sportivi, allenatori e giocatori passano, la maglia e la passione per il Grifone no: ecco perché oggi i tifosi non andranno a Pegli solo per contestare il presidente, ma soprattutto per far capire a chi va in campo cosa significa indossare la maglia rossoblù. La serie B è un incubo che nessuno vuole più vivere.