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  • Champions al Bayern, l’eroe è Coman: ex PSG e 'regalo' della Juve da 28 milioni
Champions al Bayern, l’eroe è Coman: ex PSG e 'regalo' della Juve da 28 milioni

Champions al Bayern, l’eroe è Coman: ex PSG e 'regalo' della Juve da 28 milioni

  • Alessandro Cosattini
"La Juve è recidiva in questo aspetto. E’ successo con Henry che poi è stato mandato all’Arsenal e poi con Coman. C’è un problema sulla fascia sinistra della Juve, ma quando si vedono le qualità si deve aspettare”. Queste le parole di Fabio Capello a Sky prima della finale di Champions League tra PSG e Bayern Monaco. L'ex allenatore ha tirato una stoccata non da poco alla Juventus. Guarda caso, la finale l’ha decisa proprio lui: Kingsley Coman. L’eroe della serata, il vero King(sley) di casa Bayern. Tutti si aspettavano Robert Lewandowski, invece la gara l’ha decisa lui: l’ex Juventus e PSG. L’unico giocatore che Hans-Dieter Flick ha cambiato rispetto alla scorsa gara, preferendolo a Ivan Perisic. Coman si è preso la scena e ha conquistato il 19esimo trofeo della sua carriera (due Ligue 1, una Supercoppa di Francia, una Coppa di Lega francese, una Serie A, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, cinque Bundesliga, tre DFB-Pokal, tre Supercoppa Tedesca e una Champions League). A soli 24 anni.




EX PSG E JUVE - Coman - diciottenne di belle speranze - arriva a Torino nel 2014 grazie al lavoro di Beppe Marotta, che lo strappa proprio al PSG a parametro zero. Esordisce da titolare alla prima di campionato sul campo del Chievo complice l’emergenza in attacco, ma nella restante parte della stagione non trova grande spazio alle spalle di Tevez, Morata e Llorente. A lui e Giovinco restano pochi minuti, soprattutto nei finali delle partite. Un talento cristallino riconosciuto da Allegri, che di lui nel 2014 diceva: “È un potenziale fenomeno, è giovanissimo, ha enormi margini di miglioramento, ma è già pronto per il calcio che conta. E io faccio giocare chi è bravo, a prescindere dall’età". A fine stagione, arriva l’offerta del Bayern Monaco, che vede in lui grandi qualità in ottica presente e soprattutto futuro: 7 milioni per il prestito biennale e 21 per l’acquisto a titolo definitivo. 28 milioni di plusvalenza per la Juve, che lo aveva preso a zero proprio da Parigi.

MANCA SOLO LA CONTINUITÀ - Diversi infortuni complicano il percorso di Coman al Bayern Monaco, che non riesce a spiccare per continuità. Le qualità ci sono, ma non riesce mai a entrare in pianta stabile tra i titolari (23 presenze in Bundes nella prima stagione, 19 nella seconda, 21 nella terza, 21 nella scorsa e 24 in questa). Anche in questa annata, Flick lo alterna spesso e volentieri con Ivan Perisic sulla corsia mancina. Fino al gol di stasera, col cross al bacio di Kimmich e la precisa incornata dell’ex PSG e Juventus. Arriva il gol più importante della sua carriera, quello che vale il triplette al Bayern Monaco (come nel 2013).

BAYERN DA RECORD - Un gol da record per Coman e il suo Bayern Monaco. È la nona volta, nella storia del calcio, che una squadra riesce a vincere campionato, coppa nazionale e Champions League in un’unica stagione (il primo a riuscirci fu il Celtic nel 1967). Solo il Barcellona (2009 e 2015) e i bavaresi con la vittoria di stasera ci sono riusciti due volte. Col successo di Lisbona, il Bayern raggiunge il Liverpool a quota sei successi, solo il Real Madrid (13) e il Milan (7) hanno fatto meglio. Il Bayern ha fatto la storia della competizione, facendo registrare record di ogni tipo: in questa edizione della Champions i bavaresi non sono mai stati sconfitti, cosa che era riuscita solo al Manchester United di Ferguson nel 2008. I Red Devils, però, non riuscirono a vincere tutte le partite disputate come invece fatto dal Bayern attuale. La squadra di Flick sì, grazie all'incornata dell'ex PSG e Juve.

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