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  • Che fine ha fatto? Ciccio Cozza, dal Milan e Miss Italia a re della Reggina

    Che fine ha fatto? Ciccio Cozza, dal Milan e Miss Italia a re della Reggina

    • Alessandro Di Gioia
    "Nemo propheta in patria", "Nessuno è profeta in patria", è una locuzione latina tratta dalla frase "Nemo propheta acceptus est in patria sua", ovvero "Nessun profeta è gradito nella propria patria", pronunciata nel Vangelo da Gesù in Nazareth in riferimento all’accoglienza fredda tributatagli dai suoi conterranei, durante la liturgia della sinagoga. Indica dunque la difficoltà per chiunque nell'ottenere successo a casa propria, dove le critiche e le ostilità sono per natura maggiori: Ciccio Cozza da Cariati, calabrese doc nato in provincia di Cosenza, è l'eccezione che conferma la regola: si tratta infatti del numero 10, capitano e calciatore con il maggior numero di reti in Serie A con la maglia della Reggina. Casa sua.

    LA FINALE PRIMAVEA, IL MILAN DEGLI INVINCIBILI E LA LEGGENDA DELLA REGGINA - Uno dei più grandi calciatori della storia degli Amaranto, il giocatore più presente di sempre in Serie A e il secondo miglior realizzatore di tutti i tempi per la squadra di Reggio Calabria, in realtà sboccia al Nord: Ciccio, come era chiamato sin da bambino, inizia a giocare da trequartista e numero 10 infatti proprio nel vivaio della Reggina, con cui raggiunge la finale del campionato Primavera, prima di trasferirsi a Milano. Lo acquista infatti il Milan degli Invincibili, con il quale disputa però soltanto una partita in Coppa Italia, prima di essere spedito in prestito in quattro squadre diverse nei successivi tre anni: Reggiana, club con cui debutta in A, Vicenza, Lucchese e Cagliari, dove realizza la prima rete nella massima serie

    L'UOMO PROMOZIONE, PER DUE VOLTE -  Ma è nel Lecce che Cozza fa capire di essere pronto per i massimi livelli del calcio italiano, con due stagioni da protagonista che gli valgono il ritorno a casa, a 25 anni, in piena maturità: il ragazzo di provincia è diventato grande e prende per mano la sua squadra, guadagnando la promozione dalla B alla A, siglando il gol decisivo nella trasferta di Brescia e aprendo le marcature su rigore nella sfida al Delle Alpi di Torino, nonostante una stagione costellata da infortuni, e imponendosi finalmente all'attenzione generale: con la piccola squadra del Sud Italia infatti si afferma nella massima serie, anche se con un saliscendi dovuto allo spareggio salvezza perso contro il Verona e alla conseguente seconda promozione, che gli vale i gradi di capitano.

    IL NUMERO 35, IL GOL AL MILAN E MISS ITALIA - Con il numero 35 sulle spalle, diventa l’idolo di tutta la tifoseria calabrese, realizzando reti importantissime per la salvezza, come quella dello spareggio di Bergamo o il rigore messo a segno contro la sua ex squadra, il Milan, nella penultima della stagione 2003-2004. L'anno seguente sposa la Miss Italia 1999 Manila Nazzaro, dalla quale ha due figli e con cui si separa nel 2017. Il Genoa, big di B che cerca in tutti i modi la promozione, lo rileva dalla Reggina, chiesto espressamente dal suo ex tecnico Gigi De Canio, che viene però esonerato quasi subito: con Cosmi in panchina, Cozza è relegato a riserva e costretto a trasferirsi al Siena, ma il sogno è quello di tornare a casa. 

    LA STORICA SALVEZZA CONTRO IL MESSINA, MA NIENTE MAZZARRI - Così riapproda a Reggio, riuscendo a ottenere un’altra storica salvezza, questa volta contro gli storici rivali del Messina: incredibile ma vero, non c'è durante l’anno della clamorosa impresa della Reggina di Mazzarri, trascorso nuovamente a Siena, prima di tornare per la terza e ultima volta in Calabria, dove conquista un'altra salvezza, e prima di chiudere con il calcio giocato, a Salerno.

    COZZA OGGI: ALLENATORE E SCOUT - Ma la storia con gli Amaranto non finisce: diventa prima assistente tecnico di Gianluca Atzori, poi si trasferisce a Catanzaro e Pisa, prima di guidare il club nuovamente sia in C che in D. Ma non basta: fonda la scuola calcio Valanidi nella sua città, prima di tornare nel 2019 come responsabile dell’area scouting, in seguito alle esperienze in panchina con Sicula Leonzio, Taranto e Team Altamura. Perché il richiamo di casa è troppo forte, indissolubile: e allora, come recitava una simpatica e romantica t-shirt di qualche anno fa, "sono Ciccio Cozza, vuoi essere la mia Reggina?".

    @AleDigio89

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