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  • Che fine ha fatto? El Hadji Diouf, dal Senegal dei miracoli e le bravate al Liverpool al pestaggio subito e la galera

    Che fine ha fatto? El Hadji Diouf, dal Senegal dei miracoli e le bravate al Liverpool al pestaggio subito e la galera

    • Alessandro Di Gioia
    Il miglior calciatore senegalese della storia e uno dei migliori calciatori africani di tutti i tempi oppure un bullo viziato abituato ad andare in escandescenze e a bravate senza motivo? La dupice anima di El Hadji Diouf ha spesso affascinato gli addetti ai lavori e non solo: una vera e propria stella cadente, luminosa e ardente durante il clamoroso Mondiale 2002 del Senegal ma effimera nel proseguimento della carriera, nella quale viene ricordato per le risse e le scelte sbagliate più per quanto dimostrato sul terreno di gioco. 

    IL MONDIALE DEL 2002 DA SOGNO E LA VITTORIA SULLA FRANCIA - In Corea e Giappone, 20 anni fa, l'attaccante classe 1981 di Dakar, a sole 21 primavere, fu capace di trascinare, assieme a compagni come Fadiga ed Henry Camara, la nazionale dei Leoni di Teranga fino ai quarti di finale, miglior risultato di sempre in un Mondiale e fino a pochi mesi fa, prima della vittoria della Coppa d'Africa da parte di Koulibaly, Mané e compagni, punto più alto raggiunto dal Senegal calcistico, con l'akmé della vittoria all'esordio contro gli ex conquistatori della Francia. Sembrava l'inizio di una carriera da predestinato, è stato l'inizio del declino: il giovane El Hadji fu infatti acquistato dal Liverpool di Houlier, prima di finire nel dimenticatoio, anche a causa di diversi atteggiamenti sbagliati nella vita privata.

    L'ESPLOSIONE A LENS E L'ICONICA CRESTA BIONDA - Si trattava di un talento che avrebbe potuto fare la storia della Premier League inglese, dopo l'esplosione in Francia nel Lens, fucina di talenti, in seguito ad alcune stagioni positive nel Sochaux e nel Rennes. Aveva capito sin da subito, quando si era trasferito da Dakar alla Francia, di avere il pallone nel destino: l'intera nazione sperava nella sua realizzazione, alla ricerca di un idolo calcistico. La vittoria con i giallorossi del campionato francese  e il trionfo nella semifinale di Coppa Uefa contro l'Arsenal nello storico stadio di Highbury portarono Diouf nelle grazie del compianto ct Bruno Metsu: tecnico, dotato di grande personalità ed iconico con la sua cresta bionda, fu lo spauracchio di nazionali molto più attrezzate, come appunto la Francia ma anche l'Uruguay e la Danimarca. Assist per Diop contro les Bleus e premio di miglior uomo in campo, una rassegna iridata da assoluto protagonista, tanto che fu inserito nell’All Star del Mondiale 2002. 

    LA RISSA CON GERRADI, I PROBLEMI CON BENITEZ E LA PANACEA BOLTON - L'anno seguente vinse il premio di "Calciatore africano dell’anno", prima di accettare l’offerta del Liverpool, che lo pagò 10 milioni di sterline dopo le partenze dei vari Anelka, Fowler e del Pallone D’Oro Michael Owen. Ma il senegalese non riuscì mai a far vedere ciò di cui era capace, prima con Houllier, e poi con Rafael Benitez, che non lo considerò mai minimamente e lo fece partire con destinazione Bolton, dove in 4 anni segnò 21 reti, diventando il miglior marcatore europeo della storia dei Troffers, che dovettero però cederlo al Sunderland per soli 3 milioni di euro, a causa della crisi economica. Da ricordare anche la sua rissa con Steven Gerrard, ex compagno nei Reds che non lo aveva mai digerito.

    LE RISSE, L'ARRESTO E IL TRISTE EPILOGO: DIOUF OGGI  - Poi Blackburn, Rangers di Glasgow, dove vince la Scottish League Cup e la Scottish Premier League e Doncaster Rovers, nella Championship inglese. Più che per le prestazioni in campo, Diouf si fece notare per gli atteggiamenti molesti extracalcistici: spesso ubriaco nei bar della città, fu anche arrestato insieme al giovane Anton Ferdinand, fratello dell’ex United Rio. Stesso discorso nel Leeds, dove si fece notare soprattutto per via di un pestaggio subito da parte di un barista che, da ubriaco, aveva offeso pesantemente. Il triste epilogo è in Malesia, nell'ultima fermata per provare a rilanciarsi. Il ritiro è stata l'unica possibilità. Da qualche anno è membro dell'associazione African Fashion Gate e ha provato la carriera politica nel proprio paese. Ma lo scanzonato ragazzo biondo che fece sognare il mondo con il suo Senegal nel 2002 non si è mai più visto. 

    @AleDigio89

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