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  • Che fine ha fatto? Nigmatullin, l'erede di Jascin: il sogno Juve ora fa il deejay

    Che fine ha fatto? Nigmatullin, l'erede di Jascin: il sogno Juve ora fa il deejay

    • Alessandro Di Gioia
    Ruslan Karimovic Nigmatullin è stato ritenuto, agli inizi del XXI secolo, l'unico possibile erede di Lev Jascin: il portiere nato a Kazan nell'ottobre del 1974, in Russia è stato celebrato, sia agli esordi che al momento del suo trasferimento nella Serie A italiana, come il discendente diretto del Ragno Nero. Senza dubbio uno dei migliori estremi difensori russi di sempre, ha totalizzato 24 presenze in Nazionale, disputando il Mondiale del 2002, ed è stato eletto miglior giocatore russo per diversi anni. L'Italia lo ha bramato, voluto e poi scaricato, come spesso capita con i calciatori che arrivano da campionati esotici e non reggono dal punto di vista caratteriale.

    COME 'CORTINA DI FERRO' DASAEV: DALLO SPARTAK ALLA LOKOMOTIV - Cresciuto nelle giovanili del Rubin Kazan, sua città natale, si impone con il KAMAZ, prima di passare nelle fila dello Spartak Mosca, con cui vince due campionati in tre anni, prima del "tradimento" che lo porta alla Lokomotiv, con la quale vince invece due coppe di Russia ma soprattutto il premio di calciatore russo dell'anno, eguagliando l'idolo Rinat Dasaev, detto "cortina di ferro", altro fenomeno russo della porta.

    ROMA, LAZIO, JUVE E VERONA: L'INCUBO ITALIANO - Nell'autunno 2001 arriva finalmente in Italia: lo vuole la Roma, la Lazio è già pronta a cederlo in prestito alla Fiorentina per poi riprenderlo in estate, la Juventus ha già trovato l'accordo e potrebbe inserirlo in uno scambio di prestiti con il Napoli che porterebbe Mancini in bianconero, ma Nigmatullin, sconcertato dall'idea di dover fare il vice Buffon, sceglie l'Hellas Verona, con cui firma un quadriennale trasferendosi a parametro zero. "Mi è sempre piaciuto il gioco di Malesani", afferma: i tifosi gli credono e lo accolgono da eroe all'arrivo in aeroporto a Verona. L'esperienza scaligera si rivelerà nefasta: nel Verona, squadra che schiera più portieri di tutte le altre squadre, viene preceduto per minuti giocati non solo da Ferron (2721), ma anche da Doardo (139) e Pegolo (129). Il Mondiale in Corea e Giappone sembra rilanciarlo, visto che è titolare inamovibile nella selezione russa, ma Nigmatullin sceglie di non scendere di categoria e di non misurarsi con la Serie B italiana, preferendo tornare in patria, in prestito al CSKA Mosca.

    LO SCANDALO 2006, TRA LA GEA WORLD E LA MAFIA RUSSA - La storia con il Belpaese sembra  poter riprendere l'anno dopo: la Lazio lo vuole, lo acquista e lo gira in prestito alla Salernitana, in Serie B. Ennesimo disastro per il "povero erede di Jascin": la Salernitana chiude ultima in classifica, Nigmatullin compie qualche bella parata ma anche parecchi errori. Viene coinvolto nello scandalo del calcio italiano del 2006, in seguito al quale dichiara ai giudici della procura di Roma di aver ricevuto pressioni affinché firmasse la sua procura in favore della Gea World di Moggi, in una brutta storia che coinvolge anche la mafia russa e che riguardava il suo possibile passaggio alla Juve. 

    DJ RUSLAN - Triste e deluso, torna in Russia a fare la riserva di Ovcinnikov alla Lokomotiv Mosca, poi va al Terek Grozny prima di chiudere in Israele, al Maccabi Ahi Nazareth, dopo essersi già ritirato una volta. La musica però lo salva: studioso di chitarra classica fin dall'età di 13 anni , Nigmatullin intraprende una seconda carriera e diventa dj Ruslan, tenendo concerti in più di trecentocinquanta città del mondo e regalando i suoi dischi agli ex colleghi Ancora oggi a Nigmatullin manca l'Italia: "Spesso continuo a vedere nel sonno il mio arrivo in Italia per mostrare tutte le mie capacità. Nel sonno mi dico: 'non importa che abbia quarant'anni'. E quando mi sveglio sorrido". 

    @AleDigio89

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