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  • Che gaffe la Croazia: ha giocato gli Europei con la bandiera filo-nazista sulla maglia

    Che gaffe la Croazia: ha giocato gli Europei con la bandiera filo-nazista sulla maglia

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Per cogliere il dettaglio servivano occhio fino e memoria storica. E purtroppo per la federcalcio croata c'è stato chi li ha avuti entrambi. Perciò si è accorto che sulle maglie indossate nelle gare degli Europei dalla nazionale guidata da Zlatko Dalić trovava spazio la bandiera nazionale sbagliata: non l'attuale vessillo della repubblica nata a giugno del 1991 per effetto della disgregazione dell'ex Jugoslavia, bensì quello dello Stato Indipendente di Croazia, istituito a giugno 1941 come stato-fantoccio manovrato dalla Germania nazista e dall'Italia fascista. Quella Croazia era formalmente una monarchia costituzionale ma di fatto era una sanguinaria dittatura retta dal movimento di ultradestra Ustascia, guidato da Ante Pavelić. Lo Stato Indipendente di Croazia venne sciolto nel 1945, con la fine della Seconda Guerra Mondiale. Quanto a Pavelić, riparò nella Spagna franchista dove morì nel 1959.

    Il dettaglio che differenzia le due bandiere non era facile da notare. Entrambe presentano il disegno a scacchi bianchi e rossi, ma il distinguo sta nel colore del primo scacco della parte alta, sia a destra che a sinistra: rosso nella bandiera della repubblica nata nel 1991, bianco nella bandiera ustascia. Ebbene, le maglie indossate dai calciatori croati portavano cuciti due stemmi che raffiguravano la bandiera croata. Lo stemma sulla parte sinistra, che è anche quello della federcalcio croata (HNS), riproduceva la bandiera corretta. Ma al centro della maglia erano riportate le bandiere delle due nazionali impegnate in gara, con la data a campeggiare sopra. E in quello spazio veniva riprodotta la bandiera ustascia. Una figuraccia che è anche un caso politico poco edificante. I calciatori croati hanno rappresentato il loro paese portando sul petto traccia di una memoria infamante. Ma siamo sicuri che nessuno pagherà per questo.

    @Pippoevai 

       

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