Calciomercato.com

  • Chelsea su Romagnoli: Milan, tutti i motivi per dire no

    Chelsea su Romagnoli: Milan, tutti i motivi per dire no

    • Federico Albrizio
    L'offerta ufficiale non è arrivata oggi pomeriggio sulla scrivania di Galliani, ma il Milan ha comunque ribadito la propria posizione al Chelsea e si tiene stretto Alessio Romagnoli: Conte vuole il centrale classe '95 per rinforzare il proprio reparto ma sbatte ancora sul muro eretto da Fininvest e dalla cordata cinese, rappresentata da Fassone. Doppio veto al momento infatti alla cessione di Romagnoli, per motivi che vanno dall'aspetto tecnico a quello economico fino a dinamiche di mercato.

    PROGETTO - Il punto cardine è costituito dall'età e dall'investimento da 25 milioni di euro fatto l'estate scorsa dal Milan: punto fermo dell'Italia Under 21 e in rampa di lancio verso la Nazionale maggiore, sacrificare Romagnoli per fare mercato vorrebbe dire sconfessare il progetto giovani sbandierato negli ultimi anni e considerato il vero motore per ripartire dopo anni di insuccessi. Donnarumma, Niang e appunto Romagnoli, le speranze dei rossoneri sono riposte in questi prospetti anni '90 e privarsi di uno di loro metterebbe subito la nuova proprietà in una posizione difficile nei confronti dei tifosi.

    RICAVO NON ADEGUATO - Citato l'investimento, proprio da qui si parte per la valutazione del giocatore: il Chelsea ha lasciato intendere di non volersi spingere oltre i 40 milioni di euro complessivi (35 fissi + 5 di bonus), una cifra che, al di là della dichiarata incedibilità di Romagnoli, è giudicata comunque troppo bassa per ottenere un ricavo congruo. Di mezzo la clausola sulla percentuale di rivendita inserita dalla Roma di cui abbiamo già parlato, ma anche una valutazione fatta sulla base dei movimenti di mercato degli ultimi anni: difensori meno giovani e con minori prospettive di crescita davanti sono stati venduti a cifre superiori, dunque servirebbe un'offerta più alta per far vacillare il Milan.

    TARDI PER IL SOSTITUTO - Ultimo dettaglio ma da non trascurare la difficoltà nel trovare un sostituto adeguato a una sola settimana dalla chiusura del mercato: i nomi ci sono già, su tutti quello di Mateo Musacchio del Villarreal (sul quale ci sono anche dubbi sulla tenuta fisica) che tornerebbe possibile con l'arrivo di capitali freschi, ma non bisogna dimenticare che non sarebbe solo il Milan a dover cercare un sostituto. Si innescherebbe una reazione a catena, con il Villarreal (ad esempio) costretto a sua volta a muoversi per un nuovo rinforzo prima di lasciar partire Musacchio, il che porterebbe a rallentamento delle operazioni. Occhi allora sul mercato dei difensori liberi da questo tipo di vincolo, che però non offre molte soluzioni: ci sarebbe Nacho del Real Madrid, nome che non scalda particolarmente la dirigenza rossonera, c'è sempre Martin Caceres svincolato. Insomma, il mercato non può mai dirsi chiuso fino al 31 di agosto, ma le controindicazioni alla cessione di Romagnoli sono tante, troppe per pensare che il Milan possa lasciarlo partire così a cuor leggero.

    Twitter: @Albri_Fede90

    Altre Notizie