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  • Chiellini carica i suoi: 'Juve, la Champions  un obiettivo raggiungibile'

    Chiellini carica i suoi: 'Juve, la Champions un obiettivo raggiungibile'

    Un 2018 da leader, come nell'anno appena trascorso. Questo il proposito di Giorgio Chiellini, che in un'intervista a Sky Sport fissa gli obiettivi della stagione: "Il settimo scudetto è un obiettivo, così come la quarta Coppa Italia e di nuovo la Champions. Sono obiettivi raggiungibili: non vuol dire che siano facili, ma neppure irrealizzabili. Abbiamo le potenzialità e una rosa che può arrivare in fondo a tutte le competizioni. Ma le chiacchiere le porta via il vento e noi dobbiamo parlare con i fatti, come abbiamo fatto negli scorsi mesi. Già da mercoledì avremo una partita difficile, un quarto di finale di Coppa Italia, dove vogliamo andare avanti".

    RINNOVO - "Dopo le feste ci siano dati appuntamento, quando le date dei nostri impegni che sono molto serrate ce lo consentiranno, mi troverò con il presidente, ma insomma non sono attese sorprese o colpi di scena particolari perché come ho ripetuto più volte qua sono in famiglia e non potrei stare meglio".

    DYBALA - "Penso che alla fine in una vita come nella carriera di un calciatore quando si superano i momenti difficili se ne esce molto rafforzati e capitano a tutti. È impensabile che non si possono mai avere nella vita come nel calcio momenti difficili. Paulo (Dybala ndr) è sotto l'occhio dei riflettori perché è il nostro numero 10, è un giocatore di qualità immensa. Però alla fine è successo la stessa cosa due mesi prima a Higuain, come succede a tanti altri giocatori, perché abbiamo una rosa di talmente alto livello che poi è anche difficile lasciar fuori qualcuno. Domenica non hanno giocato Douglas Costa, Bernardeschi e Cuadrado, in altri reparti giocatori importantissimi, quindi la nostra forza deve essere sempre quella di rispondere in campo ed è quello che ha fatto Gonzalo (Higuain ndr) che ha fatto Paulo e che hanno fatto tutti gli altri".

    SCELTE - "Quest'anno alla fine credo che ci sia stata un po' di italianizzazione della squadra. Sono arrivati De Sciglio e Bernardeschi che sono due ragazzi e la speranza di tutti è che siano non solo il presente ma anche il futuro di questa squadra. Sturaro e Rugani sono qui da un po' di anni e sono giocatori importanti per la Juventus. Sono capitate un po' di assenze e scelte tecniche che non c'è un italiano però l'idea della Juve è sempre quella di avere una base italiana. Gli occhi della società sicuramente sono sempre vigili sui ragazzi italiani che stanno venendo fuori e lo dimostrano anche alcuni acquisti già sicuri per il prossimo anno. Poi è stata un po' una casualità è una serie di situazioni, perché un paio di italiani almeno in campo li portiamo sempre".

    NAPOLI - "Il Napoli è sempre una squadra molto impegnativa lo era due anni fa, lo era l'anno scorso, lo è quest'anno, da quando lo allena Sarri ha trovato un modo di giocare che esalta al meglio le caratteristiche dei giocatori. Noi con il massimo rispetto ed è una frase che ripeto da inizio stagione: Noi facciamo la corsa su noi stessi, ma non per presunzione, ma perché poi alla fine conta quello. Conta pensare di partita in partita. Conta vincere e poi i conti si fanno alla fine. Fra l'altro avremo tre scontri diretti nell'ultimo mese e mezzo e quindi per noi, per arrivare a vincere lo scudetto sarà importante vincere tutte le altre partite. Quindi tutte quelle partite che vengono considerate abbordabili, ma come abbiamo dimostrato sabato se non la affronti con il piglio giusto rischi di lasciare punti per strada in un campionato dove la differenza fra le grandi e le piccole è aumentata rispetto al passato. Lasciare punti per strada è sempre più pericoloso".

    COL VERONA - "Dispiace aver preso gol sabato perché credo che a parte i moduli e i giocatori e i numeri che lasciano il tempo che trovano, sia cambiato un po' l'approccio di tutti noi dopo Genova. Ci siamo resi conto che poi alla fine per raggiungere i risultati e tornare ad essere la Juve solida che in questi anni ha vinto tutto, serviva qualcosina in più. Magari uno non se ne rende conto e ti manca quel qualcosina per arrivare prima degli avversari, per prevenire alcune situazioni difficili, per fare una corsa in più e credo che in questo mese e mezzo però si è rivisto lo spirito giusto che è quello che ci deve accompagnare fino a fine maggio".  

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