Volendo espiare i propri peccati difensivi, la Juve domani a Manchester passerà una serata da santificazione immediata: da ammanettare ci sarebbe Carlos Tevez, ovvero quel diavolo d'attaccante che mai ti auguri di affrontare. Al momento, davanti, il City è lui: ha iniziato la Premier League con quattro reti in sei partite, vincendo quasi da solo le ultime due, contro Chelsea (1-0, gol decisivo) e Wigan, in trasferta (0-2, ma rete d'apertura). Bel collaudo soprattutto per Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, cui toccherà la sorveglianza: per la difficoltà del test, all'esito guarderà con attenzione e apprensione pure Cesare Prandelli, visto che la prossima settimana la coppia bianconera sarà in servizio con la divisa azzurra, per le qualificazioni agli Europei 2012. L'esame riguarderà un po' tutti, in ogni caso, se è vero che la difesa è solo l'ultima trincea di un apparato che si vorrebbe di squadra: «Si attacca almeno in nove e si difende in undici», dice il vangelo secondo Del Neri, recitato fin dal ritiro estivo.

Domani dovranno funzionare più che mai, anche perché sarà un po' meno ageviole segnare un gol in più con l'attacco dimezzato: senza Amauri, infortunato ma già al lavoro, e Quagliarella (fuori dalla liste dell'Europa League), davanti restano arruolabili Del Piero e Iaquinta, con Martinez, al rientro, possibile cambio. Parola alla difesa, insomma. Anche in senso stretto, visto che ieri in sede c'è stato l'incontro tra Chiellini e la società per il prolungamento del contratto: giocatore e procuratori hanno continuato i colloqui già avviati con Andrea Agnelli, Jean-Claude Blanc e Beppe Marotta, affinando un accordo che dovrebbe essere chiuso nei prossimi giorni. Scadenza posticipata al 2015 e stipendio dagli attuali 2 a circa 3,5 milioni: uno come Chiello, meglio tenerselo.