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  • Chiesa: 'Inter e Napoli grazie, ma mi vedo a lungo nella Fiorentina'
Chiesa: 'Inter e Napoli grazie, ma mi vedo a lungo nella Fiorentina'

Chiesa: 'Inter e Napoli grazie, ma mi vedo a lungo nella Fiorentina'

L'attaccante della Fiorentina, Federico Chiesa ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Ringrazio De Laurentiis e Spalletti. I loro elogi mi lusingano, vuol dire che sto facendo bene. Devo continuare così. Ho appena firmato il contratto e mi immagino un lungo percorso in viola. Però in questo momento l'unico pensiero è di disputare una bella partita con la Lazio. Ho ancora tanto da crescere e dimostrare". 

Ha visto in tv Italia-Svezia? 
"Sì. È stato un momento di grande tristezza. Il Mondiale non sarà la stessa cosa senza gli azzurri. In Russia non farò il tifo per nessun’altra nazionale". 

Inizia un nuovo ciclo azzurro, una grande responsabilità per la sua generazione. 
"Non è un peso ma uno stimolo. Ci sono tanti talenti giovani". 

Qualche nome? 
"Ammiro la determinazione e la forza di Cutrone. Ha già segnato tanto al Milan. E attenti a Barella, centrocampista del Cagliari. Ha grande personalità". 

La favorita per lo scudetto? 
"Napoli e Juve alla pari". 

La sorpresa positiva? 
"L’Inter. Può lottare per il titolo". 

La squadra più divertente? 
"Sicuramente il Napoli". 

I giocatori che la esaltano? 
"Griezmann dell’Atletico e Di Maria anche se l’argentino adesso gioca poco al Psg". 

Questa Fiorentina vale un posto in Europa? 
"Quest’anno la società ha aperto un nuovo ciclo. Siamo giovani, abbiamo voglia di emergere. Non dobbiamo avere obiettivi fissi". 

Perché ha accettato di allungare il contratto? 
"Perché la Fiorentina ha investito su di me negli ultimi 10 anni. E perché c’è un progetto interessante. Mio padre ha alzato una coppa con la maglia viola. Anche a me piacerebbe vincere una coppa con la Fiorentina". 

Le manca il suo amico Bernardeschi? 
"Ci sentiamo spesso al telefono. Bernardeschi non è ancora diventato un giocatore decisivo nella Juventus, ma sono sicuro che diventerà un campione. E’ un grande prospetto del calcio italiano". 

Potrebbe ritrovarlo in Nazionale. 
"La maglia azzurra è il sogno di qualsiasi calciatore, quindi anche il mio, però strada facendo c’è l’Europeo Under 21 nel 2019. Un grande obiettivo". 

La Lazio, vostra prossima avversaria, sta disputando un grande campionato. 
"Mi ha colpito quando ha espugnato lo Juventus Stadium. Una vera impresa, segno di personalità. Immobile è uno dei più forti attaccanti europei. La squadra di Inzaghi penso abbia già cancellato dalla mente la sconfitta nel derby". 

Come può fare la Fiorentina a ottenere un risultato positivo? 
"Anche noi abbiamo giocatori importanti". 

Ad esempio? 
"Simeone. Ha una cattiveria dentro da paura. E Pezzella è un grande difensore. Tutti i nuovi arrivati stanno dando un grande contributo". 

A Firenze lei è l’idolo di tanti bambini. 
"Quando mi incontrano sono emozionati. Del resto sarebbe successo lo stesso a me se cinque anni fa mi fossi trovato davanti il mio idolo Kakà". 

Ne è passata di strada da quando al suo debutto alla Juventus Stadium uno steward non voleva farla entrare in campo dopo l’intervallo. 
"Non mi aveva riconosciuto. Io aveva appena debuttato in Serie A. Andò a chiedere il permesso al suo capo". 

Cosa ne pensa del Var? 
"Sono favorevole. Certo, siamo nella fase di sperimentazione. Anche gli arbitri devono perfezionare certi meccanismi". 

Cosa non le piace di Federico Chiesa? 
"Devo protestare meno in campo. Ancora ricordo come un incubo l’espulsione contro il Pescara nell’ultima giornata dello scorso campionato. La mamma me ne disse di tutti i colori appena tornai a casa". 

Cosa ha in comune calcisticamente parlando con babbo Enrico? 
"Ingobbirmi quando scatto. Spesso riguardo i video con i suoi gol. È stato un grande". 

È vero che ha un fratellino che promette bene a calcio? 
"Si chiama Lorenzo, ha 13 anni e gioca nelle Settignanese. E’ tutto mancino". 

Lei riesce anche a continuare a studiare? 
"Spero di fare entro fine anno il primo esame di Scienze Motorie. Sto preparando 'Anatomia'. In fondo anche Chiellini è riuscito a portare avanti il doppio binario calcio e libri. Per me è un grande esempio". 
 

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