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  • Chievo e Verona:|Di Carlo e Mandorlini, tocca a voi
Chievo e Verona:|Di Carlo e Mandorlini, tocca a voi

Chievo e Verona:|Di Carlo e Mandorlini, tocca a voi

Maluccio il Verona col Novara, malissimo il Chievo con la Juve. Due giorni "un po' così", per i colori gialloblù (anche se il Chievo era gialloverde...) e per gli uomini che li stanno guidando. Situazioni diverse, sia chiaro. Diversisssime, come sono del tutto differenti gli obiettivi. Restano i dubbi, emersi nel secondo tempo del Bentegodi e nei 90, imbarazzanti, minuti dello Juventus Stadium. Anzi, ripartiamo da qui, dalla fine, per cercare di capire che cosa sta succedendo al Chievo. Oh, per carità, nessuno pensava di andare a Torino e battere la Juve, eh... Ma se c'era un modo per perdere, il Chievo ha scelto semplicemente il peggiore. Spaurito, bloccato, modesto, senza idee, senza coraggio, senz'anima. Surclassato dal primo all'ultimo minuto, tenuto in piedi soltanto dal suo straordinario portiere. Mai vista una squadra così remissiva, così assente, così "sicura di perdere". Sì, perché se vai a Torino a difenderti, perderai sempre. E, attenzione, è lo stesso atteggiamento che il Chievo ha avuto a Parma, ad esempio. È solo un caso sia uguale il risultato, l'altra sera poteva finire 5-0 e buonanotte. No, così non va e Mimmo Di Carlo, al di là dell'Inter che arriva e di un calendario maledetto, deve inventarsi qualcosa. Il Chievo di Torino ha dato l'idea di una squadra alla deriva. Serataccia? Bene, tra due giorni ci sarà la prova del nove... E l'Hellas? Discorso diverso, sia chiaro. Decisamente più sfumato, ma non meno urgente. La squadra che ha affrontato il Novara assomiglia molto poco a quella spregiudicata e sbarazzina, divertente e irresistibile che ha sfiorato la serie A. Mai visto il Verona lasciare campo all'avversario, rintanarsi dietro senza la forza (quasi) di ripartire. Mai visto, soprattutto, il Verona costruire così poco in 90 minuti. Certo, la strada è ancora lunghissima, come ricorda Mandorlini e, dall'altra parte, come sospira Di Carlo. Ma la sensazione è ci siano ancora parecchie scelte da chiarire. Chi ha tempo, dicevano i vecchi, non aspetti tempo...

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