Calciomercato.com

  • Chievomania:| Come dirsi addio

    Chievomania:| Come dirsi addio

    Si sono detti addio. In fretta anche. Strette di mano e frasi di circostanza. Punti discordanti, e ciao Pioli. Il tecnico ha salutato cortesemente. Senza scendere troppo nel dettaglio. 'Ringrazio tutti, ma ci siamo resi conto che non c'era sintonia su alcune idee'. E allora si cambia. Pioli non aggiunge altro. Capire, fino in fondo, i motivi di questo distacco non è facile. Di sicuro alla società non dev'essere piaciuto qualcosa. Lapalissiano. I punti sono 46. Buona media tra andata e ritorno. La salvezza è arrivata. Così come avevano chiesto in via Galvani.

    Eppure siamo qui a parlare di divorzio. S'erano tanto amati? Forse no. Forse la scintilla non è mai scoccata. E ci sta. Pioli ha svolto il suo compito. Il Chievo si è concesso serate di esaltazione, ma anche momenti di pausa. Troppi? A guardare i risultati, l'allenatore non può essere biasimato più di tanto. 'Basta confrontare andata e ritorno per capire che non ci sono stati picchi né cadute fragorose. E poi 46 punti credo possano dire molto sul nostro conto'.

    Forse non hanno detto quello che la società voleva sentirsi. E allora giù con le ipotesi: Sartori e Campedelli magari si aspettavamo un altro calcio, un altro campionato, un'altra gestione delle risorse, un altro approccio di campo. Supposizioni certo, mescolate ad indiscrezioni. Ma i motivi di un addio veloce, e di un amore mai sboccato vanno pescati proprio qui. E la realtà dice che quella di Pioli è stata una toccata e fuga nella Favola. Se di favola si tratta.

    Altre Notizie