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  • Chievomania: come Montella anche Maran...

    Chievomania: come Montella anche Maran...

    • Federico Vaccari
    A Firenze iniziò la grande favola del Chievo di Del Neri quattordici anni fa, a Firenze il Chievo 2.0 è ripassato dal via concedendosi una passerella che indipendentemente dal risultato è stata da applausi come tutto il campionato disputato. Firenze ha il sapore del congedo sì, ma di un congedo che si porta già al domani e alla programmazione futura, quella che ripartirà con la riconferma del condottiero perfetto: un rinnovo ufficiale fino al 2018 tutto da scoprire e raccontare. Non chiamiamola gita, però, quella di Firenze, visto che finora a parte proprio un’altra gita toscana sponda Empoli, il Chievo ha sempre chiuso a testa alta ogni partita. Al di là delle numerose assenze, fino all’ultimo la squadra di Maran ha dimostrato di aver meritato l’ampia salvezza conquistata sul campo con un mese di anticipo rispetto al ruolino di marcia della prima parte di torneo.

    Pellissier e compagni hanno più volte cercato il pareggio, intraprendenti seppur contro una squadra affamata di vittoria e che voleva fare un regalo importante al proprio mister osannato e portato sulle spalle a fine partita. A dirla tutta, però, seppur in terra viola e con un solo tifoso a carico della squadra gialloblù – mi dicono anche poco educato, ma questo non è il senso del post di oggi – quello che andrebbe altrettanto portato sulle spalle per i risultati conseguiti sul campo è da poco stato riconfermato sulla panchina. Un allenatore, Maran, che ha centrato gli obiettivi, ma centrandoli li ha ampiamenti fatti eguagliare anche alla società: che aveva fatto un mercato da 8 in estate, ma per un attimo aveva avuto paura non bastasse. Aveva programmato la rinascita clivense senza uno dei capisaldi del mercato, ovvero Sartori, si è ritrovata ancora più solida, grazie ad investimenti oculati, persone competenti – vedi la nuova figura Nember – e capaci.

    Un Chievo che ha ampiamente dimostrato una sua identità, societaria e di squadra, da plasmare ora in questa estate bollente per farla ripartire come una Ferrari già calda a fine agosto, già pronta a sorprendere e a fare meglio. Un traguardo che timidamente molti non avrebbero voluto crederci ad inizio anno, ma che caldamente anche noi avevamo voluto crederci dopo il grande mercato estivo.

    Una base di cinquanta punti, sfumature d’altri tempi che meritano senza troppi assilli – come è nello stile Chievo – di essere osannati. Complimenti al Chievo!
     

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