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  • Chievomania: Corini obbligato a fare nuove scelte

    Chievomania: Corini obbligato a fare nuove scelte

    • Federico Vaccari
    Lo sguardo deluso di Corini a fine partita accanto a quello più aggressivo di Paloschi al momento della sua prima rete stagionale contro il Parma, racchiudono per un attimo il finale thriller di una terza giornata che ha riportato il Chievo sulle spine dolorose di una terribile Serie A che non regala niente. Un Chievo consapevole di aver sprecato, dopo l’oro di Napoli, una ghiotta occasione per rilanciarsi in stagione. Troppo distante il dinamico Chievo del primo tempo  che dopo 3’ aveva illuso lo sguarnito Bentegodi, rispetto a quello superato malamente nella ripresa da Cassano e compagni. Dodici minuti terribili in cui il Chievo è stato squassato da un Parma tutt’altro che sottotono.

    La giocata di Izco aveva aperto il capitolo più bello di una giornata che pareva quasi perfetta. Una rete arrivata dopo la staffilata di Maxi Lopez al San Paolo di Napoli, continuata dalla rete dell’ex giocatore del Catania. Izco, peraltro, è tra le poche new entry entrate subito nei meccanismi tattici del 4-3-3 di Corini.  Un primo tempo di sostanza per un Chievo tornato all’antica e senza particolari stravolgimenti strutturali e tattici. Particolari che dopo la sconfitta contro gli emiliani diventano all’improvviso gli elementi su cui riflettere e rimediare in vista della delicata trasferta di Genova contro la Sampdoria e dell’ostico turno di domenica prossima contro l’Empoli.  

    Le novità a Genova potrebbero riguardare non solo il centrocampo e l’attacco, ma anche la difesa. Mai come adesso è arrivato il momento di vedere, finalmente, il peso di una campagna acquisti che ha certificato l’ottimo lavoro societario. Un lavoro che al momento non può non prescindere dalla verve di Paloschi, caratterialmente trascinatore nato della fase offensiva. Aspettando anche il turno dei vari Schelotto, Botta, Meggiorini e Birsa. Da loro ci si aspetta il salto di qualità determinante per resistere a gare anomale come quelle di domenica scorsa. Un Chievo ancora ad effetto ad intermittenza che deve al momento auto-convincersi più che convincere.

    Corini per evitare altri stravolgimenti dovrà riequilibrare velocemente una squadra che non può permettersi di perdere così facilmente punti per strada. Neanche se fai il gioco più bello del mondo, neanche se le gare le vuoi solo vincere. Il cammino è lungo ma intanto il Chievo è già chiamato ad un’altra impresa dopo quella di Napoli. Basterà?
     

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