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  • Chirico: 'Dybala, fai la fine di Del Piero nel 2011. Agnelli non ama i ruffiani del tifo, Paulo dimostri l'amore per la Juve'

    Chirico: 'Dybala, fai la fine di Del Piero nel 2011. Agnelli non ama i ruffiani del tifo, Paulo dimostri l'amore per la Juve'

    • Marcello Chirico
      Marcello Chirico
    A mio rischio e pericolo entro nella no fly zone bianconera, ovvero quella riservata a Paulo Dybala e difesa da tanti pasdaran juventini, fondamentalisti del tifo per i quali “se sei contro Dybala non puoi tifare Juve”. E stavolta mi permetto di farlo addirittura dopo il ritorno al gol (dopo 3 mesi) della Joya in campionato, quindi il rischio di essere abbattuto è doppio. Non importa, ma mi è venuto un dubbio e lo voglio condividere lo stesso con voi: non è che Paolino sta commettendo lo stesso errore di Del Piero quando, nel 2011, era in attesa di rinnovare il contratto? 

    Lo dico dopo aver ascoltato l’improvvido Dybala nelle dichiarazioni post gara col Genoa. Sintetizzo: “Amo la Juve, sono leale nei confronti di questo club, ma sono state dette tante falsità sul mio contratto, il mio procuratore è stato a Torino per tanto tempo e nessuno l’ha chiamato”. Asciugo: vorrei restare, ma alla Continassa non ci convocano per il rinnovo. Quindi, cari tifosi juventini, vi voglio tanto bene ma non prendetevela con me perché la responsabilità non è mia, e non credete alla falsità messe in giro. Quasi la fotocopia di quanto denunciò a suo tempo Alex, con l’unica differenza che Del Piero manifestò il proprio risentimento con un video, la Joya lo ha fatto durante un’intervista a Sky.

    Sfoghi sempre mal digeriti alla Continassa perché interpretati come modi per mettere la tifoseria contro la dirigenza quando le trattative contrattuali sono in stallo. Del Piero riuscì a prolungare il proprio contratto ancora per una stagione ma poi fu addio a denti stretti, e ancora oggi Alessandro non è stato riabilitato. Con Dybala vedremo cosa accadrà.

    Per ora ha dovuto incassare la replica per nulla incoraggiante di Andrea Agnelli: “Gli è stata fatta un’offerta di rinnovo, attendiamo una risposta. Lo aspettiamo pure in campo, lo vogliamo tra i top 5 ma al momento non lo è ,e lui lo sa”. Tradotto: la proposta contrattuale c’è e non la modificheremo, perché sei un giocatore forte ma non abbastanza per guadagnare come i primi top 5 al mondo. 

    Una bella mazzata alle aspettative dell’argentino, messo con le spalle al muro: in sede non convocano lui e il suo procuratore perché non hanno più nulla da dirgli. Semmai dovrebbero essere loro due a comunicare al club se accettano  la proposta societaria, oppure no. E la cifra non potrà essere migliorata al rialzo, come vorrebbero loro (salvo poi dichiarare che finora sono uscite solo falsità) , perché non lo ritengono un supertop

    Ovviamente, questa legittima presa di posizione del Pres bianconero non è piaciuta ai pasdaran juventini , inevitabilmente schieratasi subito dalla parte del  giocatore in quanto ritenuto un fuoriclasse.“La Joya non si tocca” è il loro grido di battaglia. Un sostegno sul quale sembra voler puntare Dybala per sbloccare la situazione, ovviamente a proprio favore. Dimenticandosi di come andò a finire proprio col suo amico Del Piero, decisamente più forte di lui ma tutt’ora in esilio. Agnelli non ama chi cerca pubblicamente lo scontro frontale facendo leva sulla tifoseria, e infatti per Alex non si sono ancora registrati segnali di disgelo in grado di riportarlo in società. 

    La storia con Dybala sembra andare nella medesima direzione, con una differenza: Del Piero era a fine carriera, Paulo ha un contratto in essere fino a giugno 2022. Dovesse rifiutare ogni ipotesi di accordo o cessione, potrebbe svincolarsi a zero tra 13 mesi. Se davvero, come ha dichiarato, prova così tanto affetto verso la Juventus , è arrivato il momento di dimostrarlo. 

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