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  • Chirico: 'Juve senza spina dorsale. Ronaldo non basta. Nedved e Paratici? Scelte maledette. Altro che calcioni...'

    Chirico: 'Juve senza spina dorsale. Ronaldo non basta. Nedved e Paratici? Scelte maledette. Altro che calcioni...'

    • Marcello Chirico
      Marcello Chirico
    Ci risiamo, sempre la stessa storia: Juventus fuori dai giochi della Champions al primo dentro/fuori della competizione. E nemmeno affrontando i mostri sacri della UCL ma un avversario da 2° fascia. Scorso anno il Lione, stavolta il Porto. Squadre abbordabili se ti chiami Juve, ma soprattutto se poi in campo fai la Juve e non qualcosa che le assomigli vagamente. Perché se giochi male devi maledire te stesso anziché pensare invece che quella sia una Coppa maledetta.

    Nei 210 minuti complessivi col Porto , la Juventus ne avrà giocati discretamente 30 (e mi tengo largo) nei restanti è stata brutta, pasticciona, confusionaria. I lusitani non erano niente di che, ma in due partite hanno fatto 4 gol e tanto gli è bastato per passare il turno sulla favorita Juve. Che poi, favorita perché? Perché si chiama Juventus, e ci gioca Cristiano Ronaldo? Troppo poco. Mi insegnate che per vincere non basta un giocatore, anche il più bravo al mondo, se non c’è attorno una squadra. Pure nei film di fantascienza, i marziani attaccano la terra in tanti , mica con uno soltanto. Cristiano è un extraterrestre, ma se la criptonite lusitana lo depotenzia al punto da annullarlo, dovrebbero sopperire gli altri. Ammesso ne siano all’altezza.

    E qui nasce il problema. Escluso quell’altro supereroe di FC22 – aka Federico Chiesa - l’insostituibile Cuadrado, un volitivo Morata e qualche anziano senatore, gli altri chi sono? Fin da inizio stagione il gap è stato individuato nel centrocampo, dove mancano sostanza, qualità, geometrie. Il gioco di una squadra parte da lì, e infatti questa Juventus gioco non ne ha. A volte per ricorrere ad un lancio in profondità che vada a pescare un attaccante bisogna affidarsi a Bonucci, che infatti martedì sera è stato l’ispiratore del secondo gol di Chiesa. Dopodiché non si è capito il motivo della sua sostituzione. “Rientrava da un infortunio, non ce la faceva più” mi hanno spiegato, ma da come è uscito sacramentando dal campo non mi pare fosse questa la ragione.

    Pirlo (sbagliando) ha pensato di inserire un centrale fresco (De Ligt) in vista dei possibili supplementari e di affidarsi per i lanci ad Arthur, uno che non lancia e non verticalizza neanche per sbaglio. Per 2 volte McKennie si è smarcato e gli ha chiesto palla, ma lui ha preferito scaricare sempre sul compagno più vicino. Un suo classico. “Rientrava pure lui da un infortunio, non gli potevi chiedere di fare il partitone” mi hanno rispiegato quelli per i quali Arthur sarebbe il nuovo Falcao , però una tantum un passaggio in profondità o un’apertura potrebbe anche farli. Purtroppo non è nelle sue corde. E non sono di certo Rabiot e Ramsey quelli vocati a tessere quel tipo di gioco.

    Da qui una Juve senza idee, senza creatività, senza appunto un centrocampo capace di costruire. Lo si era capito fin dalla prima trasferta in campionato a Roma, lo scorso settembre, ricordate? Questa ennesima eliminazione dalla Champions parte quindi da lontano. Una squadra senza spina dorsale di strada ne fa poca, in campionato e soprattutto in Europa e i risultati sono lì a dimostrarlo.

    Quando Nedved, a fine partita, ha scaricato la propria rabbia prendendo a calci i cartelloni pubblicitari a bordo campo, avrebbe dovuto piuttosto meditare sugli errori commessi da lui e Paratici nella costruzione della rosa attuale, considerata da entrambi (a torto) “difficilmente migliorabile” e che invece aveva palesato crepe già durante la scorsa stagione, altrimenti non sarebbe stata eliminata dal Lione agli ottavi. Più che maledire questa Coppa, alla Juve bisognerebbe maledire delle scelte. Una delle tante? Rinunciare ad Haaland per Kulusevski, costato pure di più. E adesso avresti potuto privarti anche di Ronaldo.

    A pensarci, caro Pavel, viene davvero voglia di prendere a calci l’intero Stadium anziché i soli cartelli pubblicitari.

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