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  • Cistana: 'Mi ispiro a Sergio Ramos, ricordo Bonucci. Futuro al Napoli? Ho un amico lì e...'
Cistana: 'Mi ispiro a Sergio Ramos, ricordo Bonucci. Futuro al Napoli? Ho un amico lì e...'

Cistana: 'Mi ispiro a Sergio Ramos, ricordo Bonucci. Futuro al Napoli? Ho un amico lì e...'

Andrea Cistana, difensore del Brescia, obiettivo di mercato del Napoli, seguito in passato anche dalla Juventus, parla a Che Fatica la Vita da Bomber, cominciando dalla sua condizione fisica: “Sto bene, ho una bella cicatrice, pensavo fosse più piccola. Ho tolto le stampelle e il gesso e ora riesco un po' a camminare, a piccoli passi. Non vedo l'ora arrivi il 18 per fare la riabilitazione al campo. Il fisioterapista per ora mi segue a casa”.

SUL SALTO DALLA D ALLA - “Sul finire della stagione in D sono rientrato a Brescia per la riabilitazione perché ero infortunato. Il primo anno ho iniziato ad allenarmi con la Primavera con mister Barone. Ho fatto sette-otto partite in primavera, poi sono andato sul mercato. Era una situazione strana, volevo recuperare la condizione e la forma per il ginocchio. Sono riuscito nella seconda parte della stagione a fare una decina di partite complete”. 

L’ESORDIO IN A - “Per me era già stranissimo giocare in Serie B. A volte scendevo in campo e mi immaginavo la Serie A, a fine stagione vivevo per quello. A Cagliari alla prima giornata è stato molto emozionante, dopo un po' alla volta ci si abitua. Se penso che ho giocato contro la Juve, l'Inter, a San Siro sono contento. Il gol al Bologna è stato inutile ma è stata un'emozione grandissima. Non sono mai stato un bomber, segnare subito dopo una avvio di stagione positivo è stato bello. Era un momento top”. 

L’ISPIRAZIONE - “Mi è sempre piaciuto Sergio Ramos. Il più difficile da marcare? Ho il rimpianto di non aver giocato quest'anno contro Cristiano Ronaldo, all'andata ero infortunato e al ritorno lui non era convocato. Anche contro Immobile ho giocato poco perché sono stato espulso. Quindi dico Higuain”. 

SUL NUMERO 15 - “Ci sono più motivazioni. Era il numero che usavo quando ero in oratorio. Il 15 poi è il giorno che mi sono messo con la mia ragazza. A Prato manco a farlo apposta avevo questo numero, era libero e me l'hanno dato. Ha portato bene e l'ho tenuto”. 

SU TONALI - “È forte. Quando ci giochi insieme non hai la percezione che sia un classe 2000. I 2000 hanno finito ques'tanno di giocare in primavera. Sia come si atteggia, sia come personalità a livello tecnico e tattico sembra che Sandro abbia già giocato 300 partite in Serie A. Il nuovo Pirlo? Ha alcune giocate, lanci e palle filtranti alla Pirlo, però secondo me è più un giocatore di gamba, di inserimento, ha più agonismo. È un ibrido, una via di mezzo tra Gattuso e Pirlo. Gli auguro di poter raggiungere grandi obiettivi”.

IL PARAGONE - “Faccio fatica. Come stile di gioco un po' a Leonardo Bonucci. Sono meno roccioso, mi piace giocare più in anticipo con la palla al piede. Napoli? Uno dei miei migliori amici è napoletano. Andrei a trovarlo a Scampia”.

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