Calciomercato.com

  • Classe e aiutino:| Il Milan dilaga

    Classe e aiutino:| Il Milan dilaga

    Dopo aver concesso ancora una volta quasi un intero primo tempo all’avversario, il Milan di Allegri s’è desto solo nella ripresa. Conquistando la terza vittoria consecutiva in questo campionato ma restando ancora a -5 dalla zona che vale l’Europa League. Ma così com’era accaduto in occasione dei successi contro Juventus (rigore a favore per un presunto fallo di braccio di Isla) e Catania (gol in fuorigioco di El Shaarawy) anche qui all’Olimpico il Milan è stato sicuramente favorito da due clamorose decisioni arbitrali. Sul risultato di 2-1 Bianchi e Di Cesare, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sono stati visibilmente ostacolati in area (13') rispettivamente da Yepes e Ambrosini. Il terzo gol Milan, segnato in percussione da Pazzini, era da annullare perchè il  Pazzo ha «tamponato» senza molti complimenti Masiello che l’aveva anticipato correttamente, senza fare ostruzione.

    SUPERIORITA’ - Quella del Milan, però, è stata tale e poderosa nel secondo tempo per cui difficilmente il Torino sarebbe riuscito a scampare alla goleada. Complici anche le incertezze del portiere Gillet (colpevole sul terzo e sul quarto gol) ci sono da registrare la traversa (25') di Emanuelson con il conseguente palo (28') di Pazzini. La tensione e l’arrabbiatura accumulate durante il primo tempo per il gol segnato da Robinho e la scarsa disciplina tattica di Cerci hanno giocato un brutto scherzo a Ventura che negli spogliatoi ha accusato un malore (calo di pressione). Sono volate parole grosse fra il tecnico e lo stesso Cerci che è andato subito sotto la doccia. L’imprevisto, però, non ha scoraggiato Ventura presentatosi in panchina con 3' di ritardo all’inizio della ripresa. E’ rimasto a lungo seduto in panchina, assistito e sorvegliato dalla squadra di pronto soccorso della Croce Rossa.

    DE JONG - La rimonta in classifica, imposta dal presidente Berlusconi («filotto» di 4 risultati utili consecutivi in campionato per lui da quando scende dal...cielo nelle vigilie di Milanello), diventa ancora più difficile non solo per lo  sprint della Roma (4 vittorie consecutive) ma anche perchè il mosaico tattico di Allegri ieri ha perso un pezzo fondamentale. Nigel de Jong si è accasciato al suolo dopo appena 20' per la rottura del tendine d’Achille della gamba sinistra. Stagione finita. E’ chiaro che un altro regista difensivo diventa la priorità del mercato di gennaio della società di via Turati. Bisogna, però, sottolineare il fatto che Ambrosini ha sostituito nel migliore dei modi l’olandese. Ma in vista anche della seconda fase di Champions League è necessario «aggredire» subito il mercato invernale partendo dal presupposto che il sostituto di de Jong dovrà essere comunitario e abilitato per giocare la Champions.

    TORPORE- La svagata e pallida condotta di gara del Milan è risultata più che gradita al Torino al quale andava bene difendersi senza offendere. Il precario equilibrio è stato «rotto» dall’erroraccio di Nocerino che, poco prima della mezz’ora, ha sbagliato completamente il disimpegno mandando diritto in rete, palla al piede, Santana. Il Torino ha preso quota, per una decina di minuti, con il Milan sotto  schock. Ma un altro macroscopico errore, questa volta di Di Cesare, ha spianato la strada a Robinho per il pareggio (40').

    FARAONE- Dopo aver latitato per tutto il primo tempo, è stato proprio El Shaarawy a propiziare il gol di Nocerino, complice una «smanacciata» di Gillet che ha servito il pallone sulla testa del centrocampista napoletano. Già sottolineato il mancato rigore (13') a favore del Toro, dopo una manciata di minuti Pazzini ha firmato il suo sesto gol in campionato. La squadra di Ventura si è definitivamente disunita. Un tentativo (23') di Birsa, subentrato al «ribelle» Cerci, è finito in angolo. Ma poco dopo Emanuelson e Pazzini hanno rimesso paura a Gillet. Bianchi (35') ha ridato dignità almeno al risultato con i rossoneri hanno rischiato di subire il 3-4 (ancora Birsa). Nel frattempo Allegri, forse un po’ precipitosamente, aveva deciso di richiamare in panchina sia El Shaarawy (34') che Pazzini (36') per sostituirli con Flamini e Bojan. A fine gara Ambrosini ha dovuto evitare che una discussione fra Robinho e Mexes degenerasse. In questo caso, evidentemente, c’è stato un problema di alta pressione...

    Il Corriere dello SPort


    Altre Notizie