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  • Claudia Ferrato, la dott.ssa del gol: 'A Sassuolo imparo da Sabatino, sognando Milito. La Juve? Motivazioni extra'

    Claudia Ferrato, la dott.ssa del gol: 'A Sassuolo imparo da Sabatino, sognando Milito. La Juve? Motivazioni extra'

    • Angelo Taglieri
    I primi calci a un pallone sul campo vicino a casa, quello nel quale, insieme al papà cercava di imitare le giocate dei suoi idoli, quelli che vedeva in tv con la maglia dell'Inter. Claudia Ferrato, attaccante del Sassuolo di Piovani, reduce dalla tripletta che le ha permesso di portarsi il pallone a casa contro l'Hellas Verona, si racconta a calciomercato.com. Con la 23enne centravanti che oggi è pronta a sfidare la Juventus campione d'Italia. 

    Nella seconda metà del 2019 ti sei laureata. Nella prima gara del 2020 hai fatto tripletta. Successo nello studio e in campo: qual è il segreto? 
    "Come in ogni cosa, sia nel calcio che nello studio ci vogliono dedizione e impegno. Io cerco sempre di dare tutto quando sono in campo, sui libri forse un po’ meno... (ride, ndr), ma alla fine è arrivato questo importante traguardo. 

    Al tuo debutto in Serie A hai fatto gol, contro la Roma. Ora, dopo un anno e mezzo, ti senti diversa rispetto alla ragazza di quel 22 settembre 2018. E in cosa? 
    "Sicuramente mi sento cresciuta, più matura e più cosciente. Ma la strada è ancora lunga e ora, come un anno fa, cerco di migliorarmi ogni giorno di più". 

    Quest'anno è arrivato un bomber vero come Daniela Sabatino. Quanto ti sta aiutando? E quanto stai imparando? 
    "Daniela è un’attaccante dal valore infinito, che sta dando un grande mano dentro e fuori dal campo a questo Sassuolo. Specialmente per chi, come me, gioca nel suo ruolo, ogni allenamento e ogni partita c’è qualcosa da imparare e da migliorare, magari “rubandolo” da lei. 

    A Sassuolo c'è anche Piovani. Come ti trovi col mister? E più in generale, come ti trovi nel club?
    "Questo è il mio secondo anno qua a Sassuolo con mister Piovani. L’anno scorso fin da subito mi ha dato spazio e fiducia, riconfermandola anche in questa stagione. Il Sassuolo anno dopo anno si sta confermando una piazza importante, stiamo cercando di ritagliarci un po’ di spazio tra le big. E penso che quest’anno riusciremo a toglierci qualche soddisfazione". 

    Sei interista, ti ispiri a Milito. Cosa provi quando affronti la Juve, prossima avversaria in campionato? 
    "Indipendentemente dalla fede calcistica, le partite contro la Juventus hanno sempre un sapore speciale, non hanno bisogno di motivazioni extra". 

    Il Principe, lo sappiamo, è il tuo idolo. Ma c'è una giocatrice a cui ti ispiri? 
    "Non ho una vera e propria fonte d’ispirazione, però diciamo che avendo Sabatino in squadra..sicuramente cerco di prendere un po’ del suo senso del gol". 

    Laurea, gol, Serie A, ma anche allenatrice dei 'piccoli amici'. Trovi ancora tempo da dedicargli?
    "Per il momento no. Da quando mi sono trasferita a Sassuolo il calcio è diventato un lavoro a tempo pieno, mattine, pomeriggi e weekend. Non nego che a volte mi mancano, però per il momento preferisco ancora il calcio giocato!"

    Piccola lo sei stata anche tu. Come ti sei avvicinata al calcio? Cosa ti ha spinto a prendere a calci un pallone?
    "Da piccola guardavo sempre le partite dell’Inter con mio padre, inoltre abitavo a 50 metri dal campo da calcio.. Quando tutti i miei amici hanno iniziato non ho avuto dubbi". 

    E cosa si prova, ora, nel vedere un calcio femminile che ha sempre più seguito?
    "Sicuramente un po’ d’orgoglio. Chiariamoci, sono sempre stata orgogliosa di giocare a calcio. Ma ora quando dici a qualcuno che sei una calciatrice, non ti guarda più con aria stupita, bensì con aria di curiosità e interesse". 

    Hai vestito le maglie delle Under azzurre. Cosa ti porti dietri dell'esperienza alle Universiadi?
    "È stata un’esperienza che mi porterò dentro per sempre. La maglia azzurra è un’emozione speciale, in una competizione di quel calibro poi ti resta impresso". 

    E le ragazze Mondiali quanto ti hanno entusiasmato? E quanto ti "spronano"?
    "Ho seguito con entusiasmo il loro percorso, sono state emozionanti. Sicuramente spronano me e tutte le altre calciatrici in Italia, dopo il mondiale il livello del campionato si è alzato. E poi ovviamente rimane il sogno della nazionale maggiore..."

    Tu, Eleonora Goldoni, Gloria Marinelli, Agnese Bonfantini, Valentina Bergamaschi: il futuro sembre essere in buoni piedi.
    "Sicuramente quelle citate sono grandissime calciatrici, qualcuna già affermata e qualcuna che dimostrerà il suo valore. Io spero di riuscire a migliorarmi, giorno dopo giorno, poi cosa ci riserva il futuro lo scopriremo più avanti".

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