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  • Clausola che scade e terza finale persa: così a Napoli scoppia la bomba Higuain

    Clausola che scade e terza finale persa: così a Napoli scoppia la bomba Higuain

    • Giovanni Scotto

    Per qualcuno Gonzalo Higuain era una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. E in effetti la tempistica delle durissime dichiarazioni del manager dell'attaccante del Napoli fanno pensare. Domani, come Calciomercato.com ha anticipato, scade il vincolo della clausola rescissoria, che dal 1 luglio non potrà più scattare automaticamente. La costosa postilla resta (94 milioni per prendere subito il Pipita) ma prima bisognerà avere l'ok del Napoli. Non cambia molto nella sostanza, ma è un passaggio che l'entourage di Higuain non farà volentieri. Lo si capisce dai toni duri usati dal procuratore e fratello del Pipita, Nicolas. E dietro c'è anche la forte delusione per la terza finale persa dall'Argentina, purtroppo ancora una volta con madornali errori di Higuain sotto porta. Un mix esplosivo che è deflagrato all'improvviso.

    SALE L'ANSIA - Ci volevano solo le dichiarazioni di Nicolas Higuain a rendere ancora più ansiosa l’estate dei tifosi napoletani. L’agente del Pipita, parlando con Class Continental dopo la sconfitta dell’Argentina nella finale di Copa America con il Cile, ha fatto delle dichiarazioni che sicuramente non fanno stare tranquilla la piazza partenopea. Nicolas avrebbe deciso assieme all’attaccante di non voler prolungare il contratto con il Napoli ma di arrivare a scadenza per poter poi andare via a parametro zero. A quanto pare l’entourage di Gonzalo non gradisce le insistenze di De Laurentiis sui soldi da incassare della clausola rescissoria. Molto probabilmente Nicolas ha trovato qualche club che vuole pagare molto meno ma il presidente non ha intenzione di trattare. “Per ora la situazione è come sapete - ha detto Nicolas - che il presidente del Napoli chiede solo la clausola rescissoria per un’eventuale cessione, posso dire che di fronte a questa richiesta noi abbiamo il diritto di non voler rinnovare il contratto. Siamo arrivati a Napoli con un progetto da Champions League, con un progetto che puntava a vincere lo scudetto, un progetto ambizioso, con miglioramento delle strutture e voglia di crescere, ma la risposta della società non è stata corretta”.

    UNA NOTIZIA BUONA, L'ALTRA BRUTTA - Una bella e una brutta notizia, dunque. La bella è che almeno per il prossimo anno Higuaìn vestirà la maglia azzurra. Poi magari se ne andrà via. Inutile dire che la presa di posizione di Nicolas è per far cambiare idea a De Laurentiis. Che rischierebbe di perdere il suo pezzo forte a parametro zero. E quindi senza guadagnare i tanti soldi che gli verranno offerti. Non certo quelli della clausola rescissoria, ma già ottanta sarebbero un bel gruzzolo. Una sorta di braccio di ferro che va a penalizzare la società partenopea per il futuro. Fatto sta che il Pipita, a sentire il fratello, non vuole restare nel Napoli oltre la scadenza del contratto. Eppure il patron azzurro ha messo in budget 52 milioni di euro per rivedere sia il prolungamento che lo stipendio. È, dunque, un vero aut aut che potrebbe costringere De Laurentiis a cambiare idea sulla clausola rescissoria. Venderlo oggi sarebbe una grande operazione imprenditoriale, ma poi non ci sarebbero le garanzie di prendere un bomber alla stessa stregua. In caso contrario, però, Higuaìn continuerebbe a garantire tanti gol ma poi se ne andrebbe a parametro zero. Nicolas ha poi attaccato chi se le è presa con sua fratello dopo la sconfitta in Copa America.

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