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  • CM Scouting: Chelsea, ecco Miazga
CM Scouting: Chelsea, ecco Miazga

CM Scouting: Chelsea, ecco Miazga

  • Andrea Distaso
Il dopo Terry al Chelsea è già cominciato. Con un rinnovo del contratto in scadenza molto difficile e un partner come Cahill che non offre garanzie sotto il profilo del rendimento, è partita con anticipo la ricerca del naturale sostituto del capitano dei Blues. Al promettente centrale francese Kurt Zouma, ai box per i prossimi 6 mesi per un grave infortunio al ginocchio, si è aggiunto a gennaio lo statunitense classe '95 Matt Miazga, prelevato dai New York Red Bulls.

NEL MITO DI PUYOL - Il suo acquisto rappresenta di sè un evento storico, visto che è il primo giocatore proveniente dagli Usa ad indossare la maglia del Chelsea. Un difensore che in un campionato in forte ascesa come la MLS ha lasciato a bocca aperta più di un addetto ai lavori e che ha lasciato di stucco anche gli osservatori del club inglese, che ha investito quasi 5 milioni di euro. Figlio di genitori polacchi, Miazga è però statunitense a tutti gli effetti, essendo nato a Clifton (New Jersey) e avendo mosso i suoi primi passi calcistici nell'academy dei New York Red Bulls, la formazione in cui ha giocato anche Thierry Henry prima di ritirarsi e che lo scorso anno è stata la squadra migliore nella stagione regolare di MLS, prima di fermarsi ai playoff per il titolo. A differenza di molti suoi connazionali, Miazga sceglie ben presto di giocare a calcio, ispirato nel suo ruolo da molti difensori di oggi ma letteralmente trascinato dalla grinta e dal carisma dell'ex capitano del Barcellona Carles Puyol.

HA ANNULLATO VILLA - Che il calcio scorra nelle vene lo si capisce anche dalla sua scelta di rinunciare alla carriera universitaria prospettatagli dalla University of Michigan (avrebbe gocato per i Wolverines, la squadra del College), nonostante Matt eccella anche negli studi, come dimostra il diploma scientifico ottenuto con ottimi voti; il suo sogno è di diventare un calciatore professionista e i New York Red Bulls gli offrono la chance, facendolo debuttare in campionato nella stagione 2013 all'età di 18 anni. 7 spezzoni di partita l'anno successivo, fino all'esplosione nella stagione passata, dove il tecnico Jesse Marsch ne fa un punto di riferimento della sua difesa, ripagato con 26 presenze e 1 gol nel derby contro i rivali cittadini del New York City di Pirlo, Lampard e Villa (letteralmente annullato nel confronto diretto, ndr). Giocatore di grande fisico (è alto 190 cm), fa del gioco aereo e della ricerca dell'anticipo il suo punto di forza. Abbastanza bravo anche nel leggere l'azione, può e deve migliorare nella gestione del proprio atletismo, perchè in un calcio più tattico come quello europeo il suo essere aggressivo sull'avversario lo potrebbe esporre a brutte figure o cartellini a ripetizione.

IL FUTURO DEGLI USA - Il suo ultimo allenatore negli Usa, così come gli uomini mercato del Chelsea, sono rimasti impressionati dalla sua personalità e dalla sua capacità di mettersi alla guida del reparto nonostante la giovane età. Hiddink lo ha promosso a parole nei giorni scorsi dicendo che il ragazzo si sta adattando benissimo al tipo di allenamenti svolti in Inghilterra e, viste le indisponibilità di Terry e Zouma, contro il Paris Saint Germain l'ha portato in panchina per un match di Champions League. Anche il ct degli Stati Uniti Jurgen Klinsmann, dopo averlo visto ben figurare all'ultimo Mondiale Under 20, non si è fatto scappare l'occasione di farlo debuttare in prima squadra nel match di qualificazione al Mondiale contro Saint Vincet and the Grenadines, bruciano la concorrenza della Polonia, con cui aveva giocato una partita con la selezione Under 18 e che aveva mosso in prima persona il presidente federale Boniek per convincerlo a difendere i colori della nazionale di Lewandowski e compagni. 




@AndreaDista83

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