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CM Scouting: Pulisic, un Figo d'America

CM Scouting: Pulisic, un Figo d'America

Centrocampista dai piedi delicati, numero 10 sulle spalle. E' Chistian Pulisic il grande talento del calcio statunitense, il prossimo crack destinato a sfondare con la maglia del Borussia Dortmund. Esagerare è un verbo che dall'altra parte dell'oceano conoscono molto bene, ma il caso Freddy Adu ha fatto scuola. L'ex enfant prodige del DC United, capace di esordire nella MLS a 14 anni, non ha saputo confermare l'etichetta di campione, cambiando 12 squadre in 10 anni, intorno a Pulisic c'è un cauto ottimismo ma, per quello che si è visto, sembra destinato ad un altro tipo di carriera.

CALCIO NEL DNA - Nato il 18 settembre 1998 a Hershey, in Pennsylvania, 'Cris' come lo chiamano gli amici è cresciuto in una famiglia di sportivi. I due genitori, Kelley e Mark, hanno giocato a soccer alla George Mason University, con il padre che è stato per 9 anni professionista di calcio indoor.Tra il 2005 e il 2006 ha vissuto per un anno in Inghilterra, per motivi di lavoro della madre, un'esperienza che gli ha permesso di apprezzare a 360 gradi il mondo del calcio. Di ritorno negli Stati Uniti ha inziato a giocare con regolarità, prima alla Michigan Rush poi  U.S. Soccer Development Academy side PA Classics, a 14 anni è stato selezionato come uno degli 80 talenti del Paese, entrando a far parte con continutià nelle selezioni giovanili statunitensi.

DORTMUND - Nel gennaio 2014 arriva la grande occasione della vita: dopo aver giocato, da protagonista, con gli USA un torneo under 17 in Turchia, arriva la chiamata del Borussia Dortmund. Pulisic accetta la sfida e grazie al passaporto croato, che ottiene alle origini slave del padre, entra a far parte del settore giovanile dei gialloneri. Per lui stravedeva Klopp, di lui parlano un gran bene anche all'ombra del Signal Iduna Park. Il salto in prima squadra, con la quale talvolta si è allenato, è solo una questione di tempo.

IDOLI - Due americani, un inglese e un portoghese. No, non è l'inizio di una barzelletta, sono le nazionalità dei quattro giocatori ai quali Pulisic, fin da piccolo, si è ispirato. Dempsey, Donovan, Rooney e soprattutto Figo, il più grande, il miglore. "Voglio diventare come lui" disse qualche anno fa al padre, che, in famiglia, iniziò a chiamarlo proprio Figo. Una motivazione in più per Pulisic, un 10 dal futuro assicurato.

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Federico Zanon
@Fedezanon15

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