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  • CM SHOW. Chiodaroli non sorride: 'Inter da vecchi tempi...'

    CM SHOW. Chiodaroli non sorride: 'Inter da vecchi tempi...'

    • Germano D'Ambrosio

    L'attore lombardo Stefano Chiodaroli è abituato a spaziare molto nel suo lavoro: dagli inizi in teatro, al grande successo nel cabaret (Zelig, Bulldozer, Colorado Café, Belli dentro...), fino al cinema ('Cado dalle nubi', 'Vallanzasca - Gli angeli del male'). Ma quando si parla di calcio, è granitico: Inter, ora e sempre. Calciomercato.com lo ha intervistato in esclusiva, a pochi giorni dall'inizio del campionato.

    Stefano, nell'ambiente sei conosciuto per essere un tifoso nerazzurro davvero sfegatato. Com'è nato tutto questo?

    'Me lo ricordo con precisione. Era l'ottobre del 1970, io avevo cinque anni. Per strada incontrai un mio vicino di casa con indosso una maglietta nerazzurra. Gli chiesi di che squadra fosse, e lui mi rispose: dell'Inter. E da quel momento, per questo motivo assolutamente casuale e assurdo, sono diventato un tifoso dell'Inter'.

    L'InterFive Vigevano, società di calcio a cinque nata come club interista, ti ha addirittura eletto presidente onorario...
    'Sì, ma per loro fortuna non scendo in campo. Il calcio a cinque è molto divertente, ma credo che dopo il pugilato sia lo sport più pericoloso che si possa praticare. Si gioca in campi piccoli, e scaricare sul parquet una grande potenza muscolare può creare parecchi problemi...'.

    Immagino che tu sia riuscito a seguire l'estate dei nerazzurri. Che impressioni ne hai ricavato?

    'Per il momento mi sto riservando di non avere opinioni, ma non sono ottimista. Credo che sarà un anno interlocutorio, non vedo nitidezza di intenti. Poi magari mi sbaglio e sarà l'anno migliore di sempre, ma mi sembra di essere tornati all'Inter dei vecchi tempi: proviamo se va bene questo giocatore, adesso proviamo quest'altro, eccetera…'.

    Concordi dunque con Gasperini, che ha chiesto altri due-tre acquisti entro la fine del mercato?
    'Assolutamente, ad oggi la squadra è tutta da inventare, la stiamo costruendo adesso. Questi due mesi sono stati inutili, la settimana prossima inizia il campionato e stiamo ancora qui a domandarci come e con chi giocheremo. Peccato. Gasperini, da parte sua, fa quello che può con le carte che gli mettono a disposizione, ma quando a fine agosto perdi un giocatore come Eto'o come fai a riorganizzarti in tempo? Ormai il calciomercato sta al calcio come l'economia sta alla borsa: basta che cambino i valori, e crolla tutto'.

    Così rischiate di far gongolare i cugini rossoneri...

    'Ti rivelo un aneddoto. Quando il Milan gioca qualche partita importante, io telefono sempre a Diego Abatantuono o ad altri amici milanisti durante la gara, proponendo improbabili serate di beneficenza o altre cose che non c'entrano niente, solo per disturbarli e spezzare la loro concentrazione. Ma a parte questo, non amo lo sfottò: preferisco che ci vedano sfrecciare lontani, scorgendo soltanto una scia luminosa...'.


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