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  • CM SHOW. Enzo Decaro: 'Tifosi, siate degni di questo Napoli'

    CM SHOW. Enzo Decaro: 'Tifosi, siate degni di questo Napoli'

    • Germano D'Ambrosio

    L'attore napoletano Enzo Decaro, celebre componente del trio La Smorfia con Massimo Troisi e Lello Arena in gioventù, è noto ai più soprattutto per il successo ottenuto con alcune fiction televisive: 'Una donna per amico', 'Provaci ancora prof', 'Orgoglio', 'Lo zio d'America', solo per citarne alcune. Noi di Calciomercato.com, tuttavia, lo abbiamo intercettato mentre si reca a Rieti per interpretare un ruolo particolarmente impegnativo: quello del calciatore. Decaro è infatti presidente e giocatore dell'ItalianAttori, la Nazionale che porta in campo volti noti del teatro e del piccolo schermo, e che questo pomeriggio alle 16.30 sfiderà nel capoluogo laziale, presso lo Stadio Comunale 'Manlio Scopigno', la squadra dell'AIC (Associazione Italiana Celiachia) del Lazio. Un'amichevole benefica che ha lo scopo di sensibilizzare quante più persone possibile sul tema della celiachia, malattia non invalidante ma comunque molto diffusa - attualmente riguarda una persona su 100 -, sebbene poco conosciuta. Ecco il resoconto della chiacchierata.

    Che giocatore di calcio è Enzo Decaro?

    'A parte le giovanili nel Portici Calcio, il momento calcisticamente più alto l'ho vissuto qualche anno fa allo stadio San Paolo, al ritorno della Nazionale italiana dal Mondiale vinto in Germania. Giocai insieme agli azzurri una partita di beneficenza, con altri artisti: la mia squadra era allenata da Marcello Lippi, che a un certo punto mentre ero in campo mi chiamò. Decaro! Di là, sulla fascia: dietro a Ferrara e prima di Cannavaro! Chiesi di fermare il gioco: Mister, la prego, me lo dica ancora! A parte questo... beh, bisogna sempre fare i conti con l'anagrafe ma cerchiamo di non mollare: noi dell'ItalianAttori siamo un gruppo nutrito e abbiamo una grande guida in panchina come Giacomo Losi (storico ex difensore della Roma, ndr), che ci mette bene in riga e non le manda a dire a nessuno'.

    Passando invece al Napoli, la tua squadra del cuore: che giudizio ti senti di dare su quest'annata?

    'La Coppa Italia è stata un premio ad una stagione che altrimenti sarebbe passata agli occhi di molti come un mezzo fallimento, e che invece è stata straordinaria: siamo stati eliminati dalla Champions solo dai campioni del Chelsea, e per un calo di concentrazione, con una o due prestazioni non andate a buon fine, abbiamo mancato il piazzamento al terzo posto. Ma non mi lamento: ripartire dall'Europa League, dove ci sono comunque squadre importanti, ci permetterà di fare ancora un anno di esperienza. E speriamo che impari qualcosa anche la tifoseria, la quale mi auguro sia sempre più degna di questo Napoli europeo. Ma per questo, forse, ci vorrà ancora un po' di tempo...'.

    Tifoseria che oggi non riesce a farsi una ragione del probabile addio di Lavezzi...

    'Già, e mi unisco al coro di quelli che avranno difficoltà a vederlo indossare un’altra maglia. Anche quest'anno quando era in condizione, pur non facendo gol, ha sempre condizionato le partite. Ma d'altra parte c'è poco da fare: se un grande campione decide di trovare una via diversa, ne ha tutto il diritto. Non possiamo dimenticare tutto quello che ci ha dato in questi anni'.

    E dei dubbi di Mazzarri, invece, cosa pensi?
    'Questa telenovela c'è stata anche l'anno scorso, e poi tutto è andato a buon fine. Credo ci siano tutti i presupposti per cui Mazzarri, senza la pressione della Champions, possa fare un buon lavoro con un gruppo di giocatori di alto livello, continuando questo progetto a medio/lungo termine tanto caro al presidente De Laurentiis'.

    A Napoli si parla da un po' di tempo di costruire un nuovo stadio, più moderno: un'idea che recentemente ha rilanciato anche il sindaco De Magistris...

    'Chiaro, bisognerebbe fare in modo che chi come me capita raramente allo stadio una volta uscito non debba dire: Dio mio, mai più! Oggi è talmente complicato, scomodo e penalizzante l'ingresso allo stadio che qualsiasi soluzione non potrà essere che un miglioramento. Ma più che al rinnovamento dello stadio, io penserei prima al rinnovamento dei tifosi...'.


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