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  • CM SHOW. Maurizio Mattioli: 'Forza Roma, resto zemaniano'
CM SHOW. Maurizio Mattioli: 'Forza Roma, resto zemaniano'

CM SHOW. Maurizio Mattioli: 'Forza Roma, resto zemaniano'

  • Germano D'Ambrosio

Tifoso romanista sfegatato, sul grande schermo (indimenticabile nel ruolo dell'ultrà giallorosso nel cult movie 'Fratelli d'Italia') e non solo, Maurizio Mattioli da oggi è in tutti i cinema d'Italia con la commedia 'E io non pago - L'Italia dei furbetti', diretta da Alessandro Capone, in cui interpreta un finanziere in incognito a caccia di evasori, circondato da un cast davvero d'eccezione (tra cui Valeria Marini, Jerry Calà, Enzo Salvi e Maurizio Casagrande). Il popolare attore capitolino si è concesso in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.com.

Maurizio, tutto pronto per Parma-Roma?

'Stasera a quell'ora purtroppo starò lavorando, quindi dovrò sentire il primo tempo per radio, mentre spero di riuscire a vedere il secondo. Poi comunque riguaderò tutto l'incontro a casa, in differita, sia su Sky che su Roma Channel. In genere non me ne perdo una, neanche quando sono all'estero: ho visto partite della Roma a Cuba come ai Caraibi. Allo stadio ormai non vado più, ma sono molto scaramantico e quindi, quando posso, cerco sempre di vedere le partite sullo stesso televisore'.

Ti aspettavi una partenza così tormentata da parte della Roma? Cominciano a piovere critiche su Zeman...

'Mi aspettavo qualche difficoltà iniziale nell'assimilare un gioco bello ma difficile come quello del boemo, ma pensavo che essendoci molti giovani questo processo di apprendimento durasse poco. Invece c'è stata qualche caduta: se le partite durassero un tempo solo, la Roma avrebbe non so quanti punti in più… Comunque resto uno zemaniano convinto: si andrà a migliorare, anche perché di peggio non può succedere'.

Il progetto di Pallotta e soci, quindi, non è in discussione...
'Il fatto che la presidenza sia americana è un fatto puramente tecnico, che non mi interessa più di tanto. La squadra ha una gestione assolutamente italiana e abituata al nostro calcio, non sono preoccupato'.

Non servirà, allora, intervenire sul mercato a gennaio?

'Forse prenderei dei doppioni per qualche ruolo, ma la rosa così com'è non mi dispiace: è molto giovane ma è già numerosa. A meno che non ci sia qualche buco grosso da colmare, come potrebbe essere quello di De Rossi, che mi auguro però resti alla Roma, non vedo la necessità di intervenire'.

Nel film duetti con un altro grande appassionato di calcio come Maurizio Casagrande, anche lui recentemente intervistato da CM a proposito del suo Napoli. Sul set c'è scappato qualche sfottò?
'No, non abbiamo avuto mai confronti calcistici, anche perché il Napoli ci guarda un po' dall'alto, già dall'anno scorso, quindi meglio stare buoni... Poi io in generale non amo scontrarmi sul calcio: se c'è una provocazione fastidiosa rispondo, altrimenti ognuno resta con le proprie idee e i propri beniamini. Io rimango criptato nel mio giallorosso, e sto bene così'.

Il derby è lontano solo dieci giorni: sei già entrato nel clima?

'Io lo vivo sempre in maniera molto calorosa. Cerco di controllarmi: da ragazzo ero un po' più scatenato, ora ci rifletto di più. Ma per me il derby significa la stessa tensione, la stessa ansia di quando avevo 10-12 anni e iniziavo a seguire la Roma. Ed è un clima che dura tutto l'anno'.


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