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  • CM STADIO: Genoa-Juventus 1-3

    CM STADIO: Genoa-Juventus 1-3

    • Matteo Oneto

    Un tempo di solo Genoa, poi la Juve si sveglia trascinata da Vucinic e Asamoah e si riprende la testa della classifica. De Canio non sbaglia niente, mette Bertolacci su Pirlo levando idee ad una Juve che sulle fasce con De Ceglie e Caceres è poca roba. I rossoblù partono meglio e vanno in vantaggio al 17' con Ciro Immobile, caparbio e fortunato nel battere Buffon. La Juve non riesce a riprendersi e Borriello rischia di trafiggerla per la seconda volta. Nella ripresa Carrera decide di gettare nella mischia Vucinic subito dopo che il palo aveva fermato Giovinco. La mossa è vincete perché al 60', dopo che Bertolacci si era divorato il 2-0, è il montenegrino ad innescare Giaccherini, che pareggia con un destro preciso. Ora la strada è in discesa: Asamoah al 77' viene atterrato da Sampirisi, per Rocchi è rigore e Vucinic non sbaglia. Gli invincibili chiudono in bellezza ancora con il tandem arrivato dalla panchina. Questa volta è Vucinic ad assistere in maniera perfetta Asamoah, quando mancano sette minuti alla fine. La sfida è chiusa: la Juve non sa più cosa significa perdere, per il Genoa il sogno è durato solamente un'ora.

    GENOA

    Il difensore del Genoa, Luca Antonelli: 'Il primo tempo è stata strepitoso, nel secondo abbiamo sbagliato il 2-0 e siamo stati puniti. Il rigore poi è stata la mazzata finale. Pensiamo partita per partita consapevoli che oggi abbiamo fatto una buona gara. Siamo contenti della prestazione. Da parte posso dire che ho lavorato molto e sto finalmente bene. Ora devo solo dare continuità alle prestazioni. Il rigore non l'ho visto perché ero coperto, mentre penso che Bonucci andasse espulso. Immobile è un giocatore fantastico'.

    JUVENTUS

    Il centrocampista della Juventus, Claudio Marchisio: 'Loro erano molto determinati e noi abbiamo sofferto nel primo tempo. Nella ripresa abbiamo cambiato ritmo, ci sono stati degli episodi determinanti, il calcio è questo. Il bicchiere è mezzo pieno. Ci manca Conte in panchina, però dobbiamo vederla come un'occasione per migliorare singolarmente, per imparare a leggere meglio le partite. Rispetto all'anno scorso ora siamo più cinici. Dobbiamo ritrovare il nostro ritmo e la nostra intensità, però ci alleniamo poco a causa dei tanti impegni, e non è facile'.

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