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  • CM STADIO: Parma-Verona 2-0

    CM STADIO: Parma-Verona 2-0

    • Guglielmo Trupo
    E al quindicesimo step, cade anche il Verona. Il 'Tardini' è sempre più fortino, il Parma non concede nulla e si prende tutto quello che può prendersi, forse con un po’ di sofferenza, ma tanto basta per fare 15 e per compiere un bel passo in avanti verso una classifica che piace sempre di più. E pazienza se Donadoni non vuole parlare d’Europa, ma il sesto posto, tradotto, vuol dire piazzamento in zona Uefa, da che mondo è mondo. E a Milano, contro il Milan, si va con un vantaggio importante, otto punti non sono pochi e l’obiettivo minimo diventa quello di mantenere il vantaggio se non di accrescerlo. Non ci sarà Paletta, ammonito contro il Verona e costretto a saltare l’impegno contro i rossoneri, ma ci sarà la voglia di stupire e fare bene. Fare bene come nel primo tempo, magari, dove il Verona ha avuto delle difficoltà in fase di costruzione, merito degli esterni alti e bassi del Parma, pronti sui raddoppi e lesti ad accorciare. Donadoni lascia Amauri in panchina e inserisce Paladino per dare meno riferimenti davanti e più possibilità di inserirsi ai centrocampisti. Marchionni al 3’ giustifica la scelta, Cassano la legittima dopo una decina di minuti presentandosi a tu per tu con Rafael, ma la sua punta non fa male, anzi, è una carezza. Iturbe si vede poco, soffocato dalla morsa Palladino-Gobbi, si accende a intermittenza, ma quando ne ha la possibilità fa male, come al 19’ che gioca di sponda con Romulo e si presenta davanti a Mirante ma spara a lato. E la colpa si paga nel calcio, perché un minuto dopo Biabiany corregge in porta un tiro sporco di Gobbi e porta i suoi in vantaggio. Ma non è tempo di indietreggiare, il Parma cerca di addormentare il gioco e di controllare senza rischi la corsa del Verona che si muove senza trovare spazi. E l’ultimo acuto del primo tempo è di Marchionni che ci prova dal limite, ma la sua bordata è fuori portata. E allora, forte del vantaggio, il Parma si addormenta e tira i remi in barca, corricchiando per tamponare e, per sua fortuna, non inciampa mai anche perché il Verona non è preciso come in altre uscite. Toni, polemico, viene cancellato da Paletta e, dopo un po’ di tentativi Sala, che ha rilevato Jankovic, è protagonista dell’episodio della giornata. All’82’ entra in collisione con Molinaro che lo tocca con il ginocchio in area, ma per De Marco non è rigore, e il Parma tira un sospiro di sollievo. Schelotto, a 5’ dalla fine, regala la palla della doppietta a Biabiany, ma il francese è stanco e non trova il centro del bersaglio. Lo trova Schelotto un attimo prima del fischio di De Marco, bravo e fortunato a raccogliere la palla di Cassano che sbatte sul palo dopo che Rafael aveva scherzato troppo con Fantantonio. Il barese gli ha soffiato la sfera e con un lob prezioso da posizione defilata, ha cozzato contro il palo prima di vedere la palla in rete con il tocco di Schelotto.

    PARMA

    Il centrocampista del Parma, Ezequiel Schelotto: 'Il gol? Merito di Cassano che ci ha creduto e mio che mi sono fatto trovare lì, con umiltà continuiamo il nostro cammino sapendo che non abbiamo ancora fatto nulla. Io sono abituato a lavorare, quando il mister mi chiama cerco sempre di farmi trovare pronto, nel rispetto delle scelte e con la consapevolezza di fare parte di un gruppo importante. Ora andiamo a Milano sperando di continuare il cammino intrapreso, sappiamo di affrontare una squadra importante che non attraversa un momento ottima ma che resta pur sempre una delle migliori di questo campionato. Il mio gol al derby? Un bel ricordo, ma ora penso al Parma. Quando sono arrivato qui ero consapevole di dover lottare e i tifosi mi danno una mano, hanno superato lo scetticismo iniziale e apprezzano la mia volontà. Non ho rubato il posto a nessuno'.

    VERONA

    L’attaccante del Verona, Luca Toni: 'All’andata Leonardi ha detto che io avevo arbitrato la gara, ora sarà contento. Abbiamo perso per episodi, abbiamo lottato e siamo usciti sconfitti, ma ora rialziamo la testa e andiamo per la nostra strada, convinti di poter riprendere a correre dalla prossima partita. Nazionale? Potrei essere il padre di quelli che sono andati a giocare con la Spagna'.
     

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