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  • CM STADIO: Spezia-Brescia 4-1

    CM STADIO: Spezia-Brescia 4-1

    • Gianni Salis
    E' uno Spezia lanciato e che domina sui resti di un Brescia inesistente e condannato alla Lega Pro. C'è solo da stropicciarsi gli occhi per una squadra che in questo momento, al netto della consistenza delle Rondinelle, quando affonda riesce molto spesso a fare quello che vuole. Al 6' è un missile dai 25 metri di Nenè che squarcia l'area avversaria ad aprire le danze per l'1-0. Nenè ci riprova all'8' e soprattutto al 20', ma questa volta Arcari rimedia di pugno in angolo. Le Rondinelle provano timidamente con due tiri dalla distanza di Quaggiotto e Andrea Caracciolo (su punizione) a replicare, ma la mira è da dimenticare. Invece lo Spezia colleziona, e lo farà fino al termine, palle gol in serie: roba da pallottoliere che solo la bravura di Arcari e la poca lucidità degli spezzini sotto porta riescono a contenere. Al 28' colpo di interno, da biliardo, di Catellani, indirizzato sul palo lungo, ma il portiere devìa in angolo, poi al 29' Coly abbraccia Kvrzic in area, rigore netto che non ha nemmeno l'appendice delle classiche proteste, ma questa volta Catellani spara altissimo. Calori toglie Coly per Corvia provando a ridisegnare la squadra ma è sempre lo Spezia a premere e al 32' Arcari dice no anche a Situm. Al 33' doccia gelata per il pubblico spezzino: Datkovic commette un grossolano errore in disimpegno in area e Caracciolo, da rapace più che da airone, uccella Chichizola. I bianchi subiscono il contraccolpo ma senza soffrire e così al 45' su angolo Datkovic si riscatta per il 2-1 che manda tutti negli spogliatoi. Al 55' alla prima accelerazione lo Spezia fa tris: Juande-Kvrzic-Milos, cross per Catellani che si fa perdonare ed insacca sotto la curva. Il Brescia si siede, passano 5' e i bianchi calano il poker: altra accelerazione sulla destra di Milos, cross tagliato, interviene Di Cesare in scivolata che mette nella propria porta. La gara è viva solo grazie allo Spezia che colleziona palle gol in serie, alcune clamorose come quella al 63' che capita a Kvrzic che tutto solo a pochi passi da Arcari, tagliato fuori, spara alto. Arcari ci mette una pezza al 75' su Nenè e soprattutto all'88' sulla punizione di Brezovec  togliendo la sfera dal sette. E' un poker finale, pur stretto nel punteggio, che praticamente blinda i play-off e condanna i lombardi alla retrocessione.

    SPEZIA

    L'allenatore dello Spezia, Nenad Bjelica: "Una gara completa, sotto ogni punto di vista. Siamo entrati molto bene nel match dall'inizio e siamo contenti per tutti quanti. E' un passo importante, fondamentale, ma il punto è che non vogliamo assolutamente fermarci. L'impegno di tutti i giorni che vedo in questi ragazzi è incredibile: sono innamorato di questi ragazzi. E' una squadra che mi assomiglia molto, da 1 a 10 dico 8. Difensivamente possiamo fare ancora meglio. Juande? Ho detto sei mesi fa che se l'avessi avuto all'Austria Vienna non sarei uscito dalla Champions. E' perfetto tatticamente e anche oggi ha recuperato una miriade di palloni sprecandone forse uno. Brezovec sarà assente col Vicenza, vero, ma oggi ha fatto forse la sua migliore partita per me. Ma al posto suo ci sarà qualcun'altro che altrettanto farà bene".

    Il centrocampista dello Spezia, Juande: "Il nostro segreto? Quello di non mollare mai, di lavorare sempre con la testa insieme ai compagni. E poi grazie al mister che ci ha messo un'idea e un obiettivo in testa e noi tutti lavoriamo per raggiungerlo. La mia stagione migliore? Ogni anno ho imparato a giocare meglio aggiungendo sempre qualcosa, a correre solo quando serve".

    L'attaccante dello Spezia, Nenè. "Sì, un gol scagliato con rabbia. Un bel gol ,anche. Ho saputo ieri di giocare quando abbiamo fatto la parte video. E' vero, oltre al gol ho anche lavorato in copertura visto che Catellani era stanco, così ci siamo scambiati la posizione in campo. Restiamo con i piedi per terra, perché possiamo arrivare lontanissimo".

    BRESCIA

    Il delegato della Lega comunica che il Brescia è in silenzio stampa, anche se successivamente si viene a sapere che il tecnico Alessandro Calori, snobbando la stampa locale, si è fermato nella zona mista esclusivamente con quella bresciana.
     

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