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  • CM STADIO: Torino-Lazio 0-2
CM STADIO: Torino-Lazio 0-2

CM STADIO: Torino-Lazio 0-2

  • Alessandro Salvatico
In campo c'è un fenomeno, si chiama Felipe Anderson, e fa la differenza. Da solo. Perchè la Lazio in formazione tipo (senza lo squalificato Candreva), pur opposta al "Torino B" (tra infortuni e turn-over da Europa viene da Ventura schierata una squadra di quasi debuttanti), fa girare molto la palla ma non crea occasioni da rete, trovandole curiosamente su due contropiede organizzati e finalizzati dal proprio numero 7, imprendibile ogni qualvolta decide di accelerare. La partita si gioca su ritmi piuttosto bassi ed è bruttina; il possesso di palla è di marca biancoceleste, con Mauri e lo stesso Anderson a scambiarsi posizione come di consueto e Klose a girare spesso al largo dell'area di rigore, ma la prima azione manovrata per gli ospiti arriva solo al 20', con Padelli bravo a chiudere l'angolo a Parolo; un colpo di testa facile di Mauri sarà tutto quel che verrà prodotto in area granata nel primo tempo, mentre i padroni di casa saranno pericolosi in una doppia occasione con due colpi di testa di Amauri e Martinez, al 28', il primo parato da Marchetti e sulla respinta il secondo fuori di un soffio. Nel Toro (età media, 24 anni) c'è Basha al rientro dopo dieci mesi che si fa valere, ma la costruzione del gioco latita; la ripresa però si svolge a passo ancora più lento. Al 19', avvisaglie di gol: Keita scivola al momento di battere a rete con Padelli a terra, palla fuori di un soffio. E poi, ecco la rete, con un'azione personale di Anderson che per vie centrali salta Maksimovic come un paletto, inganna Jansson e batte Padelli con precisione. Il neo-entrato Darmian va vicino al pareggio costringendo Marchetti al miracolo, quindi al 79' Anderson, per il quale era già pronta la sostituzione con Ederson, chiude un contropiede gestito da Klose controllando col destro e battendo Padelli in diagonale con il mancino. Granata ancora vicini alla rete con Amauri che di testa, sottomisura, spreca mandando alto di poco, quindi sipario su una gara che ha visto una Lazio cui è bastato poco per ottenere il quinto successo consecutivo, e trovare il terzo posto solitario, contro un Torino con la testa - e... la panchina - proiettate a giovedì.

TORINO

Il difensore del Torino, Pontus Jansson: "Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, questa contro una squadra forte come la Lazio, ma posso dire sinceramente che finchè non abbiamo preso il gol stavamo facendo bene; loro avevano creato davvero poco, poi dopo il vantaggio sono migliorati. Keita ha dato velocità, ma noi avevamo davvero fatto una buona gara. E' un peccato. Dobbiamo ringraziare ampiamente il pubblico, ci hanno sostenuti durante la partita e lo hanno fatto anche alla fine nonostante la sconfitta".

LAZIO

Il difensore della Lazio, Mauricio: "Mi piace giocare in coppia con De Vrij, perchè la pensiamo allo stesso modo. Non subire reti è importante perchè vuol dire che si mantiene sempre alta la concentrazione, ne parliamo spesso. Bene così anche stasera, ora però dobbiamo lasciarci alle spalle questa vittoria e guardare subito avanti, al prossimo impegno con il Verona. Io sono soddisfatto di noi e anche di me, grazie al dialogo con mister Pioli che mi ha aiutato moltissimo ad ambientarmi; prometto di dare sempre il massimo con questa maglia".
 

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