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  • CM STADIO: Torino-Livorno 3-1

    CM STADIO: Torino-Livorno 3-1

    • Alessandro Salvatico
    Una gara a senso unico come poche altre volte in questa stagione, con il Livorno che tira in porta due volte in tutto (all'ultimo minuto dei due tempi) mentre i padroni di casa trovano lo specchio in ben 11 occasioni, sprecando molto prima di mettere al sicuro il risultato. Si inizia nel surreale silenzio dettato dallo sciopero del tifo della Maratona; quando entrano i supporter si esalta il bravissimo Bardi, che nei primi 15' ferma nell'ordine Cerci, Kurtic e ancora Cerci. Calciano poi fuori Vives e Kurtic, ma ci vuole un calcio piazzato per sbloccare l'incontro: lo stacco di Immobile lascia sul posto Paulinho, il Torino ritrova la rete dopo quattro partite e realizza il gol in Serie A numero 3.000 della propria storia. Bovo ripete lo shoot visto col Napoli, fermato non dall'incrocio ma da un super-Bardi, bravo a fermare poi altre due volte Cerci, di cui una con il Nazionale solo davanti a lui. Si fa male Emerson nel Livorno, sostituito da Rinaudo, e al 46' un tiro centrale di Belfodil è il primo per la squadra di Di Carlo. In apertura di ripresa, Mesbah spreca un contropiede tre-contro-due e i suoi vengono puniti altre due volte da Immobile, che prima colpisce sporco (ma efficace) su delizioso assist di El Kaddouri al 60', poi al 67' inventa un missile 'mondiale' da bomber di razza diventando il nuovo capocannoniere del campionato. Cerci si divora ancora un paio di occasioni, quindi nel finale il subentrato Siligardi punisce l'errata uscita di un fin lì inoperoso Padelli, regalando la rete della bandiera di un Livorno troppo brutto per essere vero.

    TORINO

    Il difensore del Torino, Cesare Bovo: 'Contento per la vittoria e certo anche per la prestazione, ma credo che questa non fosse mai mancata neppure quando abbiamo perso, esclusa forse la gara contro il Bologna. La nostra difesa è davvero molto ben organizzata, il segreto è lavorare meticolosamente in settimana, siamo professionisti seri e i risultati poi si vedono. Un mio gol? Sì, ci sono andato di nuovo vicino, ma assolutamente non ci penso. Cerci nervoso all'uscita dal campo? Può capitare, se non ti riescono alcune cose in campo, ma non c'è nulla di cui parlare'.

    LIVORNO

    Il difensore del Livorno, Paolo Castellini: 'Dà fastidio aver preso gol su palla inattiva, perchè è vero che poi loro hanno avuto diverse altre occasioni, ma è stato quello a cambiare la partita. Non sento che abbiamo grosse responsabilità, la partita è stata condotta come era stata preparata, poi magari qualcuno dà quel qualcosa in più ma lì dipende dal carattere di ciascuno. Siamo comunque ancora vivi, oggi non l'abbiamo dimostrato ma lo faremo fra quattro giorni, perchè c'è già un'altra partita. Fermare Cerci? Per farlo bisogna muoversi all'unisono e poi usare anche un po' d'esperienza'.

     

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