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  • Codice Giustizia Sportiva: le tre proposte innovative di Federsupporter

    Codice Giustizia Sportiva: le tre proposte innovative di Federsupporter

    Federsupporter, in un suo studio pubblicato oggi (allegato in calce) sul proprio sito www.federsupporter.it, ha lanciato tre proposte alle istituzioni calcistiche per modificare il Codice di Giustizia Sportiva. In sintesi esse sono:

    1.    Maggiori garanzie per la difesa ai fini della formazione della prova nel procedimento sportivo.

    Senza intaccare la necessità della rapidità del processo, potrebbero essere mutuati dall’ordinamento penale l’istituto e la disciplina delle “ Investigazioni difensive” che, in quell’ordinamento, perseguono lo scopo di garantire una effettiva parità tra accusa e difesa.

    Più precisamente, potrebbe essere consentito alla difesa, anche nel procedimento sportivo, in particolare con riferimento alle fattispecie di illecito e di omessa denuncia dello stesso, di avere colloqui con persone utili all’attività investigativa, onde ricevere dichiarazioni e assumere informazioni

     

    2.    Giudizio abbreviato al posto del patteggiamento

    Oltre al patteggiamento, potrebbe trovare ingresso nel procedimento sportivo il ricorso al giudizio abbreviato, presupponendosi, come più sopra esposto, l’introduzione in tale ordinamento dell’istituto delle indagini difensive e della possibilità, quindi, di formazione della prova, non solo sulla base delle indagini e del relativo fascicolo dell’accusa, ma anche sulla base delle indagini svolte dalla difesa e del relativo fascicolo. Come per il rito penale, i benefici di una riduzione secca di pena pari ad 1/3 potrebbero essere riconosciute all’incolpato di illecito sportivo o di omessa denuncia dello stesso che, rinunciando al deposito ed all’utilizzo del fascicolo difensivo, chiedesse l’applicazione di tale giudizio.

     

    3.    Responsabilità oggettiva

    Le società e gli enti associativi responsabili amministrativamente ex decr. Lgs n.231/2001 per reati commessi da propri amministratori, dirigenti, dipendenti, collaboratori possono esimersi da tale responsabilità, offrendo la prova liberatoria di aver adottato ed effettivamente ed efficacemente attuato un modello organizzativo volto a prevenire la commissione di tali reati. Dunque l’adozione di detto modello deve essere configurata nel Codice di Giustizia Sportivo come esimente, per le stesse società, da responsabilità oggettiva conseguente alle suddette violazioni commesse da propri tesserati.

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