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  • Cognigni attacca: 'Il Milan ha speso 240 milioni e non ha ottenuto risultati. L'Inter? Neanche lo scudetto li fa spendere'

    Cognigni attacca: 'Il Milan ha speso 240 milioni e non ha ottenuto risultati. L'Inter? Neanche lo scudetto li fa spendere'

    Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il presidente della Fiorentina, Mario Cognigni ha parlato dell'attuale situazione del club viola attaccando le due proprietà cinesi di Inter e Milan.

    IL CALCIO ITALIANO - "Abbiamo in mano un prodotto eccezionale. Dobbiamo però liberarci dalle corporazioni. I consiglieri di Lega devono cogliere l’occasione assumendo il ruolo di Assemblea costituente con l’obiettivo di cambiare regole obsolete e di farle rispettare da tutti. Dobbiamo modificare, ad esempio, la distribuzione dei diritti televisivi ma soprattutto dobbiamo aumentare i proventi derivanti dalla loro vendita, come sta succedendo negli altri paesi. In Spagna pochi anni fa i diritti tv fruttavano 700 milioni, ora hanno toccato il miliardo e mezzo".

    IL MILAN - "Non sono abituato a fare i conti in casa altrui. Si legge che il Milan ha ricevuto un diniego dall’Uefa per la proposta di voluntary agreement per il fairplay finanziario e nonostante una campagna acquisti da 240 milioni non si trova certo nella posizione di classifica a cui avrebbe ambito. Anche se il superamento del turno in Coppa Italia può essere un’ottima occasione di ripresa".

    L'INTER E IL FAIR PLAY - "Suning, proprio per il rispetto del fair play, mi sembra di capire che stia rispondendo picche alle richieste di rinforzi del proprio tecnico nel mercato di gennaio. L’annuncio dell’auto finanziamento in un anno in cui i nerazzurri ambiscono allo scudetto è una cartina di tornasole. Non credo che gli imprenditori italiani e anche quelli stranieri, tra i più ricchi al mondo, abbiano poi così interesse a investire centinaia di milioni in un pozzo cieco quale il calcio italiano".

    PIOLI - "Un tecnico straordinario. Noi crediamo in questo nuovo ciclo. Probabilmente molto di più di chi ci critica, di chi continua a credere in un calcio che non esiste più. Rispetto a un decennio fa viviamo in un altro mondo. Chi non se ne accorge ha il pensiero viziato dal pregiudizio».

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