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  • Come cambia l'allenamento dei calciatori al tempo del coronavirus
Come cambia l'allenamento dei calciatori al tempo del coronavirus

Come cambia l'allenamento dei calciatori al tempo del coronavirus

  • Cristiano Simeti
La pandemia globale ha portato all’interruzione di tutti gli eventi sportivi. Il mondo dello sport è in una fase di stallo e al momento risulta davvero complicato poter stabilire quando avverrà la ripresa delle manifestazioni sportive e dei campionati di calcio. I calciatori sono costretti a rispettare le restrizioni date dal Governo, rimanendo nelle proprie abitazioni e vivendo questo periodo quasi come una vera e propria sosta estiva; risulta quindi difficile riuscire a mantenere una buona condizione fisica e atletica. Per questa ragione le società hanno inviato dei programmi di allenamento specifici a tutti i calciatori, da svolgere in casa.

I PROGRAMMI DI ALLENAMENTO - I programmi sono mirati per ogni giocatore su indicazione del proprio club. Esercizi a corpo libero, corda, cyclette, tapis-roulant ed esercizi con l’elastico sono i percorsi più facili da realizzare in casa e anche i più efficaci, poiché vanno a stimolare tutte le fasce muscolari permettendo di lavorare anche sulla parte aerobica. Si tratta di allenamenti molto intensi, mirati a mantenere una condizione fisica ottimale. Le società hanno associato a questi circuiti di lavoro dei piani alimentari per una dieta equilibrata con l’aggiunta di integratori per cercare di non abbassare le difese immunitarie e quindi evitare il contagio. Secondo Vincenzo Pincolini, storico preparatore di Parma, Milan e Nazionale ai tempi di Sacchi, se i calciatori faranno un buon lavoro singolo durante questo periodo, 7/10 giorni di allenamento in campo potrebbero essere sufficienti per tornare ad essere in forma per la ripresa del campionato, nonostante il rischio di infortuni sarà alto. Antonio Conte, ad esempio, ha dato un programma ai propri calciatori con due sedute giornaliere da 90-120 minuti ciascuna. Un caso diverso è Eriksen, che è rimasto in isolamento alla Pinetina e sta sfruttando questo periodo di stop per recuperare la condizione. Il suo lavoro comincia la mattina in palestra, dopo pranzo c’è la seduta sul campo per la corsa e lavori col pallone, un lusso in questo periodo di emergenza dove tutti sono nelle proprie abitazioni. Al J- Hotel della Juventus sono rimasti Chiellini e Bernardeschi, altri come Higuain, Pjanic e Ronaldo sono rientrati nel loro Paese, cosa che non è stata concessa ad Ospina da parte del Napoli.

LE MOTIVAZIONI - La condizione psicologica incide molto, sopratutto in questa fase, perché non è semplice trovare le giuste motivazioni in casa, dove la distrazione della famiglia e la preoccupazione data dal Covid-19 non permettono di essere completamente concentrati sull’allenamento. È fondamentale curare l’aspetto psicologico, darsi un obiettivo e trovare le motivazioni di cui si ha bisogno. L’aspetto fisico e quello mentale sono strettamente legati, infatti è importante schematizzare le proprie giornate e renderle il più simile possibile a una giornata di allenamento normale, con degli orari da rispettare, sia per l’allenamento personalizzato che per i collegamenti video, con il resto della squadra. In questa situazione di emergenza mondiale, gli sportivi devono dimostrare di essere dei veri professionisti per tornare in campo al meglio della loro condizione e far divertire nuovamente i tifosi.

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