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  • Come hanno speso i club di Serie A: Juve quasi perfetta. Fiorentina, è flop
Come hanno speso i club di Serie A: Juve quasi perfetta. Fiorentina, è flop

Come hanno speso i club di Serie A: Juve quasi perfetta. Fiorentina, è flop

  • Fabrizio Romano
Un'arma a doppio taglio. Delicata come poche. Il mercato, specialmente quello estivo, spesso è fonte di sogni e desideri da realizzare. Può essere la risorsa ideale per trovare il grande acquisto, completare la rosa, costruire un gruppo importante. Ma può anche trasformarsi in incubo: un colpo sbagliato, magari un'intera campagna acquisti da dimenticare. Inizia la nostra analisi su Calciomercato.com in tre puntate sulle operazioni in entrata: come hanno speso i club di Serie A sul mercato estivo? Qual è il rendimento dei nuovi acquisti fin qui? La valutazione andrà da un impatto acquisti sulla resa di squadra da un livello 1 a un livello 3. Si comincia da questi sette club!
 
JUVENTUS livello 3 - Marotta e Paratici hanno fatto un lavoro importante e prezioso. Higuain è un intoccabile, i suoi 90 milioni sono comprensibili. Bene anche Benatia, operazione sensata in prestito oneroso dal Bayern; così come Cuadrado, che si è dimostrato utilissimo. Pjanic tra alti e bassi è comunque un'arma fondamentale e un titolare fisso in mediana, specialmente per soli 30 milioni. La lode manca solo per Pjaca (sfortunato a livello fisico) e un Dani Alves pagato zero eppure ancora troppo sotto ritmo. Lecito aspettarsi di più da loro, ma nessun bocciato.
 
FIORENTINA livello 1 - Paulo Sousa riparte sostanzialmente dall'intera squadra dell'anno scorso. Qualche accorgimento intelligente c'è stato: i prestiti di Carlos Sanchez e Salcedo sono state ottime intuizioni inaspettate. Ma è troppo poco. Milic non è Marcos Alonso, Maxi Olivera un prestito incomprensibile, Toledo è scomparso con i suoi 30 milioni (!) di diritto di riscatto, il giovane Diks è una riserva. Cristoforo e De Maio semplici alternative. Insomma, nomi da Fiorentina, pochi se non nessuno.

BOLOGNA livello 3 - Mercato più che intelligente, soprattutto utile a Donadoni. Krejci a 4 milioni è un signor colpo, Verdi una scommessa vinta e tinta d'azzurro. Che sorpresa Nagy, 5 milioni per una bella intuizione di Bigon che non fa rimpiangere Diawara. Dzemaili e Torosidis jolly preziosi, Helander si è fatto trovare pronto. L'unica incognita è Di Francesco, utilizzato troppo poco: ci sarà tempo anche per lui.

PALERMO livello 2 - Alcuni acquisti sono interessanti, per quanto la squadra faccia fatica. Il criticatissimo Nestorovski preso per pochi spiccioli segna (quasi) sempre. Aleesami a soli 1,2 milioni è un'intuizione, Diamanti sta facendo il suo. Tutti acquisti con buona resa. Le incognite sono diverse: Sallai, Rajkovic, Bouy, Embalo. Rivedibili.

ATALANTA livello 1 - Il capolavoro di Gasperini, Percassi e Sartori è fatto in casa: tutti giovani rilanciati, da Petagna a Conti, da Gagliardini a Kessié. Nessun di questi è un acquisto estivo, anzi. La stella doveva essere Paloschi, costato ben 6 milioni: acquisto da record che ha deluso tutti. Non sta incantando neanche Zukanovic, l'attaccante Pesic ha fatto smarrire le sue tracce. Un solo promosso dal mercato d'agosto: Berisha, preso con coraggio e capace di sorpassare Sportiello. Società promossa per i giovani, ma mercato quasi senza impatto sulla squadra.

UDINESE livello 2 - Qualche buona mossa, qualche grande bocciato. Ha deluso De Paul, preso a titolo definitivo per 3 milioni e fin qui ha dimostrato più bassi che alti. Ma sono tante le pedine diventate fondamentali: Kums (arrivato dal Genk) sta rendendo bene, Fofana è una vera e propria scoperta, così hanno ristrutturato il centrocampo. Acquisti fondamentali. Buona alternativa Angella, ci si aspettava di più da Penaranda.

CHIEVO livello 2 - La conferma del blocco storico è la strategia del Chievo. Che compra pochissimo, ma l'unico titolare che prende lo indovina: Sorrentino a costo zero è un ritorno fin qui da livelli importanti. De Guzman un jolly utile per far rifiatare Birsa, Parigini ancora in soffitta. Pochi interventi per il ds Nember, quello che contava l'ha azzeccato.

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