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Come può giocare l'Italia con Ranieri
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E’ SFIDA – Pioli è attualmente il favorito a ereditare la panchina di Spalletti. Il tecnico dell’Al Nassr potrebbe lasciare l’Arabia Saudita dopo una sola stagione e ha già dato il proprio benestare ad accettare l’incarico di commissario tecnico: Pioli, infatti, ha messo in stand-by ogni possibile trattativa per un rientro in Serie A e un ritorno alla Fiorentina. Ma a contendergli la panchina azzurra, c’è Claudio Ranieri, prima idea del presidente federale Gabriele Gravina. Consulente della Roma e legato alla famiglia Friedkin, Ranieri sta valutando questa possibilità, ma non sarà semplice convincerlo a lasciare la Capitale dopo la fiducia consegnatagli dalla proprietà dal club capitolino. Ma se si arrivasse a un’apertura e a un accordo, come potrebbe giocare l’Italia con Ranieri?
COME PUO’ GIOCARE L’ITALIA CON RANIERI – Ranieri, non lo scopriamo ora, è un tecnico di assoluta esperienza e saggezza, uomo dotato di indiscusso carisma e leadership, capace di gestire ogni emergenza e ogni situazione complessa. Ranieri sarebbe l’allenatore ideale per rassicurare questa Nazionale, comprenderla e al contempo risollevarla nello spirito e nel gioco. Ma a livello tattico? Il tecnico romano utilizza diversi moduli: dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2, passando per il 3-4-1-2, il 3-5-2 e il 3-4-2-1. Ranieri predilige le verticalizzazioni sulle fasce laterali, dando spazio e tempo a centrocampisti e mezze punte di trovare i tempi d’inserimento.
In campo, immagineremmo un’Italia disposta così, in un mix fra 3-5-2 e 3-4-2-1: Donnarumma; Di Lorenzo (Mancini), Bastoni (Buongiorno), Calafiori; Cambiaso, Frattesi, Barella (Ricci), Tonali, Dimarco (Udogie); Raspadori (Maldini o Zaccagni), Kean (Retegui).
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