Simone Gervasio

Come sta il Barcellona: infortunati e chi può recuperare, momento di forma e stelle, pregi e difetti verso l'Inter
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IL MOMENTO DEL BARCELLONA – Ma come ci arrivano i blaugrana e che momento stanno vivendo in quella che si prospetta anche per loro un mese finale di stagione infuocato. Come detto, Lewandowski e compagni sono ancora in corsa per tutto. In semifinale di Champions League e in finale di Copa del Rey – dove sfideranno il Real Madrid – il Barcellona è primo in classifica in Liga dopo 31 giornate. I 70 punti, frutto di 22 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte, gli valgono un +4 sul Real e un +7 sull'Atletico con 84 reti fatte e 29 subite che, sommate alle 37 segnate in Champions e alle 26 nelle altre competizioni, dà come somma 147 goal segnati in 50 partite giocate. Una macchina da goal che, soprattutto nel 2025, ha innestato un’altra marcia in più.
TRIPLETE – Paradossale come possa sembrare infatti il Barcellona si trova in questo momento nel peggior momento da quando è iniziato il nuovo anno, se così si può dire. Nel ritorno dei quarti di finale di Champions League, in casa del Borussia Dortmund, è arrivato infatti il primo ko dell’anno. L’ultimo era arrivato ben 5 mesi fa, il 21 dicembre, con l’Atletico Madrid. E quella più recente è stata di fatti una sconfitta indolore perché, forti del 4-0 casalingo, i catalani hanno sì perso 3-1 in Germania ma si sono comunque qualificati alle semifinali, traguardo che mancava dal 2019. Basterà quindi rialzarsi in fretta per riprendere la marcia. Come detto, nel 2025, fin lì, erano stati imbattibili e imbattuti come testimonia la spaventosa sequenza, in un momento topico dell’annata, di 24 gare senza sconfitte. Uno stop quello del Westfalen Stadion che ha fatto poco male al Barcellona e che anzi potrebbe essere salutare per le fondamentali gare che lo aspettano tra la fine di aprile e il mese di maggio, Inter compresa, con il sogno Triplete ancora bello vivo in testa per gli uomini di Flick. Sull’ipotesi triplo trionfo, il presidente del Barcellona, Joan Laporta ha detto: "Stiamo lavorando molto bene e siamo molto soddisfatti della dedizione dei giocatori, del talento, del modo magistrale con cui Hansi Flick sta dirigendo la nostra squadra. È un piacere vedere il Barça".
INFORTUNATI: CHI RECUPERA E CHI NO – L’allenatore tedesco non potrà contare su ter Stegen. Il portiere suo connazionale infatti ha riportato, ormai mesi fa, la rottura completa del tendine rotuleo del ginocchio destro. Dopo un lungo periodo ai box, ora sta cercando di rimettersi al passo ma le operazioni vanno ancora per le lunghe. Recentemente ha detto: “Vedremo, sto lavorando per tornare già in questa stagione”. Tuttavia, secondo quanto trapela dallo staff medico del club, il suo recupero potrebbe concretizzarsi solo per le ultime gare della stagione. Prima della fine di maggio potrebbe non scendere in campo e, a meno di necessità urgenti, avrebbe poco senso rischiarlo in gare così concitate dopo una stagione di fatti saltata a piè pari. Anche perché il suo sostituto, Szczesny, tornato dal ritiro post rescissione con la Juventus, è stato uno dei protagonisti della lunga striscia positiva, arrestatasi proprio a Dortmund. Out di sicuro anche i giovani centrocampisti Casado e Bernal. In dubbio invece il terzino Balde, fuori per una lesione del tendine distale del bicipite femorale sinistro: potrebbe saltare la prima sfida all'Inter e recuperare per il ritorno. Al suo posto, in Germania, ha giocato il giovane Martin, facendo dei discreti danni.
COME GIOCA IL BARCELLONA – Una delle rivali più pericolose per l’Inter, il Barcellona gioca un calcio bello da vedere, divertente ed efficace. Cerca di allargare quanto può il campo, rendendo difficile per le difese avversarie portarsi sugli esterni offensivi che sono il punto forte della formazione di Flick. Giocatori come Yamal e Raphinha sono fortissimi nell’uno contro uno e perfetti per lo stile verticale del calcio del tedesco. Anche se per mesi è sembrato imbattibile, il Barcellona ha comunque alcuni punti deboli. Anzitutto la fisicità che, soprattutto a centrocampo, latita. In mezzo infatti agisce un funambolo come Pedri e un regista atipico come de Jong. Non si vedono però interditori. La strategia difensiva poi fa grosso affidamento sulla tattica del fuorigioco, portata quasi all’esasperazione da Flick che chiede due cose: recupero alto del pallone e, se il primo obiettivo dovesse essere fallito, allora punto due e linea del fuorigioco altissima, anche al limite del centrocampo con tutti i rischi del caso che ne conseguono. Un altro aspetto da tenere in conto è il fatto che, con il Camp Nou che è ancora in rifacimento, le gare casalinghe vengono giocate nell’altro impianto cittadino del Montjuic. Un’altra situazione e un altro coinvolgimento del pubblico.
LE STELLE – I tre davanti sono il segreto di Pulcinella di questa squadra. Lewandowski sta vivendo l’ennesima stagione ai massimi livelli tra i bomber mondiali. Ha già scavallato, nonostante una carta d’identità non più verde, quota 40 tra goal e assist, missione completata in 12 delle 15 stagioni disputate nei massimi campionati europei. È questa invece l’annata della consacrazione di Raphinha che sta facendo addirittura meglio di Messi in questa stagione di Champions. Ex capocannoniere del torneo, sorpassato per ora da Guirassy, ha eguagliato la Pulce per essere entrato in 19 reti in quest’edizione della competizione. E, last but not least, Yamal che sta dispensando classe e giocate da fenomeno nonostante sia ancora minorenne. Una stagione quella dello spagnolo che sta già facendo sorgere il dubbio se sia già il miglior giocatore al mondo a oggi. E il 17enne non si pone limiti. A Espn ha detto: “Credo che questa squadra possa fare tutto. A inizio stagione ci siamo posti come obiettivo quello di vincere tutto e, a oggi, nulla è cambiato. Possiamo ancora farlo e credo davvero che possiamo riuscirci”. Un messaggio valido ora anche per l'Inter.
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Siamo in semifinale e il nostro lo abbiamo fatto. tutto quello che arriverà dalla champions da qu...