"Mai pensato di vendere Destro". I complimenti in forma pubblica arrivano dal d.s. della Roma Walter Sabatini dopo un'estate travagliata, iniziata con l'esclusione dal Mondiale e terminata con una possibile partenza al Milan: "A volte è bello ascoltare delle proposte soltanto per il gusto di rispondere no", ha dichiarato sempre il direttore sportivo giallorosso a proposito del centravanti marchigiano. Il desiderio più grande del calciatore è semplicemente fare bene con la Roma. Come sempre: un gol ogni novantatrè minuti. Il problema, semmai, è stato il suo infortunio al ginocchio: in un certo punto della sua carriera rischiava addirittura di fargli perdere credibilità.
Ora i guai muscolari sono alle spalle e sabato è candidato a giocare da titolare contro l'Empoli, al posto di Francesco Totti. L'intramontabile capitano della Roma da una parte e l'esplosione di Simone Zaza in nazionale sono i suoi due crucci, i due fattori che rischiano di rallentare il percorso di crescita. Ma sia la dirigenza giallorossa sia il ct Conte sanno bene che un talento come Destro non può essere un comprimario. Allora il compito di Mattia sarà lavorare sopratutto su se stesso: dovrà migliorare a gestire le sue reazioni emotive alle esclusioni, al fine di ottenere un rapporto più sereno con chi assume le decisioni. Calma e sangue freddo. Il futuro è di Destro. L'importante è saper attendere. Il momento fatidico non è poi così lontano come sembra.