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  • 'Comportamento inaccettabile'. Il New York City stigmatizza Villa e i suoi colleghi per le accuse di molestie sessuali

    'Comportamento inaccettabile'. Il New York City stigmatizza Villa e i suoi colleghi per le accuse di molestie sessuali

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    L'accusa è infamante e il giudizio del club vale quasi una condanna. Per David Villa e i calciatori del New York City FC colpiti dalle accuse di molestie sessuali nei confronti di un'ex impiegata del club, il verdetto giunge dopo un'indagine interna. Consegnato a Jeff Carlisle di ESPN nella giornata di ieri, 6 novembre 2020, esso è pesante: comportamento inappropriato e inaccettabile.

    La vicenda è stata resa pubblica lo scorso 21 luglio 2020, ma risale a qualche anno prima (va ricordato che Villa ha disputato la sua ultima stagione newyorchese nel 2018). Un'ex dipendente del New York City FC (franchigia della MLS che partecipa al massimo campionato professionistico USA dal 2015, facente parte del City Football Group e ex squadra di Andrea Pirlo) ha denunciato di essere stata pesantemente importunata. Su Twitter la ragazza ha fatto esplicitamente il nome di David Villa, riferendo d'essere stata palpata in più occasioni e rimarcando che il suo capo trovasse comica la situazione anziché provare a fermarla. Ha aggiunto di avere subito un trauma tale da non voler più avvicinarsi al mondo dello sport professionistico. Tono amaro e situazione squallidissima, ma il rischio che tutto finisse lì era molto probabile. E invece, per fortuna, la dirigenza della franchigia ha deciso di prendere sul serio la vicenda. Un comunicato pubblicato immediatamente (22 luglio 2020, un giorno dopo i tweet della ragazza) non ha lasciato dubbi: “New York City Football Club è venuto a conoscenza delle affermazioni fatte da una sua ex dipendente leggendole sui social media. Prendiamo questa faccenda in modo estremamente serio e non tolleriamo molestie di nessun tipo in qualsiasi area della nostra organizzazione. Abbiamo immediatamente aperto un'indagine sulla vicenda”.

    Nel giro di nemmeno quattro mesi l'indagine è giunta al termine. Con un giudizio di condanna nei confronti di tutti quanti sono stati coinvolti. Il club ha inoltre fatto sapere che soltanto uno di essi è rimasto nei suoi ranghi ed è stato adeguatamente rimesso in riga (“disciplined”). Non sono stati fatti nomi, ma rimane il testo dei tweet scritti dalla ragazza che invece un soggetto lo individuano. Quanto a Villa, che ha smesso di giocare pochi mesi fa dopo la stagione trascorsa in Giappone coi Vissel Kobe, e che nel 2019 ha deciso di investire in una franchigia di una lega professionistica inferiore USA (i Queensboro FC, che militano nella United Soccer League Championship), ha sempre negato le accuse. Raggiunto dai cronisti di ESPN, un suo rappresentante ha declinato di commentare la presa di posizione di New York City FC.

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