
Conte e il Napoli, è il mese della verità: le richieste per restare, la posizione di De Laurentiis
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Un mese per arrivare al momento della verità. Il Napoli ed Antonio Conte si giocano tutto, in un avvincente finale di campionato che, dopo l'esito dell'ultimo turno, offre agli azzurri le stesse chance dell'Inter campione in carica di mettere le mani sullo Scudetto. Cinque partite per determinare chi si accomoderà sul trono d'Italia e poi un vertice, inevitabile, per capire se il matrimonio tra l'allenatore salentino e il suo attuale club potrà proseguire.
Antonio Conte ha parlato chiarissimo dopo la sofferta vittoria di Monza. Ha letteralmente sbottato, a voler essere precisi: specificando, senza troppi giri di parole, quali siano i propositi per proseguire un'avventura che lo ha confermato come tecnico di primissima qualità. Capace, anche in una stagione in cui la sua squadra non partiva coi favori del pronostico e che è uscita addirittura indebolita dalla finestra di mercato di gennaio (via Kvaratskhelia, non è arrivato il sostituto e nemmeno il rinforzo in difesa), di rendere immediatamente competitivo per il vertice un gruppo che arrivava da un disastroso decimo posto nella stagione precedente. Ma per prolungare la sua avventura a Napoli servirà rilanciare in maniera importante le ambizioni del progetto e Conte lo ha fatto intendere in modo esplicito.
TUTTE LE PAROLE DI CONTE DOPO MONZA
Il presidente Aurelio De Laurentiis, che aveva abbozzato una risposta diplomatica nell'intervista a Radio CRC che ha preceduto di qualche ora il durissimo attacco di Conte – rivolto alla programmazione societaria e anche alla gestione dei campi di Castel Volturno, individuati come la causa dei tanti problemi muscolari dei suoi giocatori – ha preferito non replicare e ha trascorso le vacanze pasquali lontano dall'Italia. Ha scelto la strada del basso profilo per tutta la stagione, lasciando le luci della ribalta al tecnico a cui ha affidato la missione di riportare il Napoli in Champions League e al tavolo delle big a due anni di distanza dalla cavalcata Scudetto sotto la gestione Spalletti.
Nel frattempo il Napoli non può fallire l'appuntamento di domenica sera, al Maradona, contro il Torino: i partenopei sono in piena corsa per lo scudetto e i pronostici e le quote Napoli-Torino li vedono favoriti, anche se non escludono sorprese.

CONTE NON PARLA PRIMA DEL TORINO, ECCO PERCHE'
Nel suo intervento a Sky e DAZN e poi in conferenza stampa a Monza, Antonio Conte ha ribadito il suo forte legame con la piazza di Napoli, lasciando dunque più di uno spiraglio aperto alla permanenza. Anche in virtù di un contratto sottoscritto fino a giugno 2027 e con un ingaggio da 6,5 milioni di euro più bonus non semplicissimo da strappare ovunque. La palla viene di fatto ributtata nella metà campo di De Laurentiis che, oltre a non essere particolarmente attratto dalla prospettiva di dover ricostruire un'altra volta da capo e mettersi contro un ambiente che si è compattato attorno alla figura di Conte, vuole scongiurare il pericolo che il suo allenatore torni ad essere una bella suggestione di mercato per le concorrenti. Dalla Juventus, ora invischiata in una complicatissima corsa per il quarto posto, al Milan che medita una nuova rivoluzione con l'addio di Conceiçao.
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Antonio Conte ha parlato chiarissimo dopo la sofferta vittoria di Monza. Ha letteralmente sbottato, a voler essere precisi: specificando, senza troppi giri di parole, quali siano i propositi per proseguire un'avventura che lo ha confermato come tecnico di primissima qualità. Capace, anche in una stagione in cui la sua squadra non partiva coi favori del pronostico e che è uscita addirittura indebolita dalla finestra di mercato di gennaio (via Kvaratskhelia, non è arrivato il sostituto e nemmeno il rinforzo in difesa), di rendere immediatamente competitivo per il vertice un gruppo che arrivava da un disastroso decimo posto nella stagione precedente. Ma per prolungare la sua avventura a Napoli servirà rilanciare in maniera importante le ambizioni del progetto e Conte lo ha fatto intendere in modo esplicito.
TUTTE LE PAROLE DI CONTE DOPO MONZA
Il presidente Aurelio De Laurentiis, che aveva abbozzato una risposta diplomatica nell'intervista a Radio CRC che ha preceduto di qualche ora il durissimo attacco di Conte – rivolto alla programmazione societaria e anche alla gestione dei campi di Castel Volturno, individuati come la causa dei tanti problemi muscolari dei suoi giocatori – ha preferito non replicare e ha trascorso le vacanze pasquali lontano dall'Italia. Ha scelto la strada del basso profilo per tutta la stagione, lasciando le luci della ribalta al tecnico a cui ha affidato la missione di riportare il Napoli in Champions League e al tavolo delle big a due anni di distanza dalla cavalcata Scudetto sotto la gestione Spalletti.
Nel frattempo il Napoli non può fallire l'appuntamento di domenica sera, al Maradona, contro il Torino: i partenopei sono in piena corsa per lo scudetto e i pronostici e le quote Napoli-Torino li vedono favoriti, anche se non escludono sorprese.

CONTE NON PARLA PRIMA DEL TORINO, ECCO PERCHE'
Nel suo intervento a Sky e DAZN e poi in conferenza stampa a Monza, Antonio Conte ha ribadito il suo forte legame con la piazza di Napoli, lasciando dunque più di uno spiraglio aperto alla permanenza. Anche in virtù di un contratto sottoscritto fino a giugno 2027 e con un ingaggio da 6,5 milioni di euro più bonus non semplicissimo da strappare ovunque. La palla viene di fatto ributtata nella metà campo di De Laurentiis che, oltre a non essere particolarmente attratto dalla prospettiva di dover ricostruire un'altra volta da capo e mettersi contro un ambiente che si è compattato attorno alla figura di Conte, vuole scongiurare il pericolo che il suo allenatore torni ad essere una bella suggestione di mercato per le concorrenti. Dalla Juventus, ora invischiata in una complicatissima corsa per il quarto posto, al Milan che medita una nuova rivoluzione con l'addio di Conceiçao.
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Commenti
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Io conte alla Juve lo riproverei, ti rimette a posto la squadra, torna ad essere competitivo, ogn...