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  • Conte, questa Italia è triste: Insigne, Zaza e Balotelli per sognare. Con Totti...
Conte, questa Italia è triste: Insigne, Zaza e Balotelli per sognare. Con Totti...

Conte, questa Italia è triste: Insigne, Zaza e Balotelli per sognare. Con Totti...

  • Stefano Agresti
Potete anche prenderla per una provocazione, ma non lo è. E’ semplicemente un sogno: il sogno di chi nel calcio ama il talento, la fame, i fuoriclasse.

Il sogno nasce da un incubo, provocato dai giornali della mattina: colleghi ben informati, quindi assolutamente attendibili, disegnano nazionali tristi per i prossimi Europei. Tristissime. Soprattutto in attacco, con una coppia titolare formata da Eder (riserva dell'Inter, chiaramente in crisi e fuori forma) e Pellè (per il quale nutriamo sincera ammirazione in virtù del suo coraggioso percorso professionale, ma i cui limiti sono evidenti).
 
Ma partiamo dall’inizio. La nostra Nazionale non è stratosferica però ha una grande difesa (quella della Juve) e un centrocampo di buon livello (soprattutto se recupererà Verratti e benché ci manchi un uomo d’oro come Marchisio). Il problema è l’attacco, già.
 
Da qui il sogno. Andiamo in Francia con una coppia formata dal nostro attaccante di maggiore talento, Balotelli, e da un uomo affamato come nessun altro, Zaza. Del resto Mario ha dato segnali positivi sul piano caratteriale e, se parliamo di doti tecnico-atletiche, è probabilmente l’unica punta di livello internazionale che abbiamo. Okay, non segna in serie A da una vita e il suo comportamento è sempre un punto interrogativo, ma solo lui può aiutarci a compiere un salto di qualità là davanti. Lui, Balotelli: chi altri, sennò? Quanto a Zaza, nella sua testardaggine e nel suo sguardo rivediamo un po’ il Totò Schillaci delle notti magiche: buttiamolo dentro, è uno che ha voglia di spaccare il mondo e magari ci riesce. E mettiamo alle loro spalle Insigne, oppure lasciamolo a sinistra, dove predilige e dove ha entusiasmato anche nel Napoli, affinché ispiri quei due.

A proposito di Insigne: ha segnato dodici gol, ha confezionato dieci assist. Rubando un termine al basket, potremmo dire che è l'unico calciatore italiano in doppia-doppia. Com'è possibile che sia addirittura in dubbio la sua convocazione per l'Europeo? A nostro avviso non dovrebbe essere in discussione nemmeno la sua presenza da titolare. E chissenefrega se ha avuto un'incomprensione con il ct: l'interesse nazionale è superiore a certe quisquilie. Macché: Conte non mette in discussione Pellè ed Eder, pensa a Giovinco e Okaka, immagina di lasciare a casa Insigne. Mah.
 
Non è finita. Il sogno prevede anche che in panchina, accanto a Conte, ci sia Francesco Totti. Un po’ come accade ora nella Roma, con Spalletti. Solo che i rapporti tra il ct e il vecchio fuoriclasse sono probabilmente migliori: in Nazionale sono stati anche compagni, ad esempio nell’Europeo del Duemila che Conte cominciò da protagonista prima di essere vittima di un grave infortunio e che Totti giocò in modo spettacolare, fino al famoso cucchiaio contro l’Olanda in una mitica semifinale vinta ai rigori. Se Balotelli, Zaza e Insigne non riescono a sfondare, a dieci o venti o trenta minuti dalla fine lanciamo nella mischia anche lui, Totti, e proviamo a vincerla all’ultimo minuto.
 
Balotelli, Zaza e Insigne, più Totti in rampa di lancio: non sappiamo come andrebbe a finire, ma di sicuro potremmo divertirci come pazzi. A volte, nel calcio, è bello anche sognare. Conte, preferisci la tristezza?
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