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  • Conte sarcastico:| Juventus spiazzata dalle sue battute

    Conte sarcastico:| Juventus spiazzata dalle sue battute

    Tra venti giorni Antonio Conte riceverà la Panchina d’Oro come miglior allenatore della passata stagione: con quello che ha ottenuto sul campo sarebbe ingiustificabile che i suoi colleghi non lo votassero per pura antipatia, come successe a Mazzarri l’anno scorso. Conte è stato il più bravo e continua a dimostrarlo. Il problema è che, in un momento di momentanea difficoltà, si è fatto stizzoso. Riesce a passare dalla parte del torto persino quando ha ragioni da vendere come sabato per il rigore negato contro il Genoa o martedì per le decisioni di Banti nella semifinale di Coppa con la Lazio. In un caso ha usato il cuore da ultras, nell’altro il sarcasmo che è un’arma magnifica ma difficilissima da maneggiare.

    La sapeva usare l’Avvocato Agnelli («Davanti alla porta Laudrup sembra sempre sfortunato»), ne era un maestro Peppino Prisco («Il Milan è andato in B due volte, una a pagamento e l’altra gratis»). C‘era una leggerezza intelligente che colpiva senza disturbare. All’Olimpico Conte poteva concedersi la battuta sui rigori non visti con la Lazio invece ha perso la pazienza quando alla Rai gli è stato chiesto di parlare con pacatezza, ha esagerato nell’ironia ed è caduto nella provocazione. Fatti suoi. Un po’ meno sua è la sensazione di nervosismo che trasmette, al punto che qualcuno ci legge un disagio legato alla pochezza del mercato di gennaio.

    La Juve ha 3 punti di vantaggio, ha sfiorato la finale di Coppa Italia con una formazione da provinciale, può giocarsi con il Celtic l’accesso ai quarti di Champions League: non c’è una ragione per alimentare un negativo clima di ombre anche se è vero che la squadra ha subito dei torti che, insieme alla flessione di rendimento, le hanno complicato la vita.

    Lamentarsi è comprensibile ma serve a poco. L’atteggiamento del tecnico ha sorpreso anche la società che teme un contraccolpo negativo proprio quando, con la qualità del gioco e i risultati, aveva allontanato l’immagine arrogante del passato. Ma questo è Conte. Chi nasce quadrato non muore tondo e lui gli spigoli non li ha smussati con l’età.

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