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  • Conte: 'La svolta con la Juve. Saremo cresciuti se vinceremo qualcosa. Calcoli stupidi sui diffidati, Vidal e Sanchez...'

    Conte: 'La svolta con la Juve. Saremo cresciuti se vinceremo qualcosa. Calcoli stupidi sui diffidati, Vidal e Sanchez...'

    Alla vigilia della sfida contro il Parma in programma domani, l’allenatore dell’Inter Antonio Conte ha parlato oggi in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni raccolte da Calciomercato.com: “Si tratta di una gara difficile anche perché in questo anno e mezzo il Parma ci ha creato delle difficoltà. Siamo riusciti a vincere solo una volta pareggiando le altre due. Hanno una classifica pesante, ma ci sono elementi di esperienza, qualità, un ottimo tecnico come D'Aversa. Bisognerà fare grande attenzione e giocare col giusto approccio e la giusta tensione. Il Parma è bravo a proporsi, bisognerà essere molto attenti in fase offensiva perché hanno giocatori che in ripartenza fanno male”.

    COSA MIGLIORARE - "In fase realizzativa dobbiamo essere più cattivi ed efficaci. Creiamo tanto con tutta la squadra, non è questione dei soli attaccanti. Dobbiamo essere più precisi, cercare di sfruttare tutte le situazioni".



    PRESSIONE - “Le pressioni da qui alla fine del campionato saranno sempre maggiori. Rispetto all’anno scorso la situazione è diversa. Siamo noi in testa alla classifica, le pressioni aumenteranno a dismisura, dobbiamo essere bravi a gestirle nella giusta maniera. È tutto in divenire, la pressione sarà sempre maggiore”.

    VIDAL - “Si sta allenando, sta cercando di dare continuità negli allenamenti, da quando è arrivato ha avuto un po’ di problemi sparsi. È un ragazzo generoso, non si è mai voluto fermare per curarsi, si è sempre messo a disposizione della squadra, lo ammiriamo e ringraziamo, ma era giusto che cercasse di arrivare anche all’80% della sua condizione fisica. È a disposizione e può giocare 1’, 30’ o non giocare ecco”.

    CRESCITA - “Io penso che ci sia un dato di fatto: in campionato abbiamo battuto la squadra che ha vinto per 9 anni di seguito e vorrebbe vincerlo la decima. Questa è una cosa importante. Ci avevano battuti sia all’andata che al ritorno l’anno scorso. Quella vittoria ha dato più autostima e consapevolezza, la squadra è cresciuta, dopo un anno e mezzo per forza di cose la squadra deve crescere nei singoli e nell’organizzazione. È cresciuta sotto tutti questi punti di vista, in voglia e determinazione. Mancano 14 partite da qui alla fine, dovremo dimostrare di essere cresciuti totalmente. L’unico modo per dimostrarlo nel giro di poco è vincere. Se non vinci hai sempre dei margini di miglioramento”.


    VERSO FINE CAMPIONATO - “Difficile non lasciare punti in questo campionato da qui alla fine, anche per i giocatori che ci sono. Ci sarà da mantenere un buon ritmo, da qui alla fine ogni partita deve essere una finale. È inevitabile che più si avvicina fine campionato, diminuiscono le partite ed entrano in gioco aspetti esterni, psicologici, di pressione, di mentalità”.

    SANCHEZ - “Alexis è un giocatore che secondo me adesso è nella miglior condizione psicofisica da quando è arrivata all’Inter. Veniva da anni difficili, ci è voluta pazienza da parte sua e nostra, ora Alexis è nel suo miglior momento di forma da quando è all’Inter. Rivedo sprazzi del vecchio Sanchez, va merito a lui che ha continuato ad allenarsi, sa che davanti ha Romelu e Lautaro, ma anche loro sanno che lui preme e può dare un importante apporto da qui alla fine”.

    DIFFIDATI - “L’esperienza mi porta a dire di non guardare oltre la prossima partita. Per noi la più importante della stagione ora è quella col Parma, abbiamo bisogno di vincere, sapendo le difficoltà. Non mi interessa fare calcoli, tutti devono giocare la partita con attenzione e intensità. Dovesse arrivare l’ammonizione di qualcuno, gioca un altro. Non vedo perché io debba fare calcoli stupidi e magari perdere punti per strada per questo motivo”.

    PERCORSO - “Noi cerchiamo sempre di far viaggiare velocemente il pallone. Abbiamo fatto ottime partite in passato, altrimenti non saremmo a questo punto. La differenza sta nel fatto che ora non stiamo prendendo gol, prima eravamo più sbilanciati e offensivi, ora magari lo siamo meno”. 
 

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