Non capita. No, proprio non capita. Ma se capita... Cioè se Antonio Conte rompe con la Juventus, dove va? Probabilmente da nessuna parte. E’ sempre successo così quando, non troppo convinto dal progetto, ha mollato baracca e burattini, lasciando sempre lì il suo ingaggio. Insomma nella remotissima ipotesi che Conte mollasse la Juventus, l’ipotesi più probabile sarebbe quella di un periodo sabbatico. E’ andata così dopo il brusco addio al Bari (durante il precampionato post promozione in A) e dopo l’addio all’Atalanta a stagione in corso. Poi, magari, lo ritroveremmo su qualche importante panchina europea, dalle quali si sente ispirato da sempre. Quest’inverno lo aveva sondato il Chelsea e lui aveva garbatamente respinto l’offerta, nonostante il suo inglese stesse migliorando moltissimo. Nei mesi successivi qualche messaggio è arrivato da altri club europei, senza suscitare reazioni differenti. Ora il giro delle panchine che contano sembra essere già finito. Mourinho ha detto sì al Chelsea. Il Bayern Monaco ha preso Guardiola. Il Barcellona si tiene Villanova. Il City dovrebbe mandare via Mancini, destinato al Monaco, e prendere Pellegrini. Mentre Ancelotti dovrebbe lasciare il Paris Saint Germain e andare al Real Madrid, sempre che riesca a liberarsi dagli emiri. Sì, perché in questo valzer chi rischia di restare senza allenatore è proprio la quattrinosa squadra di Parigi, sedotta e abbandanata da Mourinho. Insomma, il PSG cerca un grande allenatore e Conte lo è... E’ indubbio che se il tecnico bianconero cercasse un mercato più ricco, a Parigi troverebbe una proprietà pronta ad accontentare ogni suo desiderio. Si ritroverebbe alla consolle di una playstation reale, in grado di costruire un dream team con i petroldollari Al Thani. Un sogno? Sì, nel senso che sarebbe poco realizzabile. Un po’ perché Conte non ha nessuna intenzione di lasciare la Juventus e un po’ perché gli emiri si sono mossi per contattare Heynckes, l’attuale allenatore del Bayern. Il tedesco non ha ancora deciso se andare in pensione o accettare un’altra sfida, ma sembra che il PSG stia trovando gli strumenti giusti per convincerlo. Conte, insomma, può attendere. E lui, infatti, attende. Non il PSG, però, almeno per il momento...