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  • Cori razzisti: Figc, aperto un fascicolo; ma intanto Galliani sgrida Constant

    Cori razzisti: Figc, aperto un fascicolo; ma intanto Galliani sgrida Constant

    Nella serata di ieri 23 luglio 2013 si è verificato l’ennesimo episodio di volgare intolleranza razzista: questa volta la vittima è stato Kevin Constant, che ha reagito abbandonando il campo di gioco. Non era, questa, decisione che gli competeva e, pur potendosene comprendere le ragioni, così come l’ira che ha fatto sia pur civilmente trascendere Constant, l’AC Milan ha il dovere di ricordare che tutti gli interventi contro le manifestazioni che offendono l’umana dignità, quali sono tutte le discriminazioni razziali, spettano soltanto al responsabile dell’ordine pubblico e al direttore di gara. La difesa degli strumenti legali e delle istituzioni, dovuta da ogni membro di una comunità per la stessa sopravvivenza d’un sistema civile, non può tuttavia far perdere di vista l’ignobile sfondo su cui con inquietante frequenza accade ormai di doversi confrontare: il razzismo non ha alibi, né se esso corrisponde ad un pensiero disgustoso che divida gli uomini per il colore della pelle o la nazionalità, né se le sue manifestazioni – i suoni, le parole, i gesti – siano il frutto d’uno squallido spirito emulativo, figlio di menti miserabili, persino incapaci di formarsi opinioni, per quanto orribili esse siano. Costoro, i membri dell’una e dell’altra categoria, non meritano tolleranza: da oggi non l’abbiano più. In nessuna sede: si tratta non tanto di difendere un calciatore o uno sport, ma il mondo civile, cui essi non sono mai appartenuti. (acmilan.com)

    15.30 La Procura Federale ha aperto un fascicolo riguardo l’episodio a sfondo razzista verificatosi ieri sera allo Stadio del Tricolore di Reggio Emilia nel corso dell’incontro Milan-Sassuolo (Trofeo TIM), che ha visto protagonista il calciatore del Milan Kévin Constant, fatto oggetto di cori da parte di alcuni sostenitori presenti sugli spalti.

    Intanto, però, una bacchettata al calciatore rossonero è arrivata direttamente dal suo amministratore delegato, Adriano Galliani: "I cori razzisti sono ignobili, vanno combattuti. Premesso che sono scandalosi, le regole del calcio dicono che ci si deve rivolgere all'arbitro, che lo dice al quarto uomo, che avvisa il responsabile della Polizia, che è l'unico che può sospendere la partita. A Constant ho ribadito la solidarietà, ma gli ho detto e ripetuto che non si può uscire dal campo".

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